Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha annullato la misura cautelare della sospensione del lavoro a Rosario Tomarchio, 56 anni, di Soveria Mannelli (CZ), dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, indagato nell'ambito dell'operazione "Cartellino Rosso". Lo scorso 24 aprile scorso la Guarda di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha colpito 57 dipendenti e dirigenti dell’Asp e dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro accusati di assenteismo o allontanamento dal posto di lavoro.
Tomarchio, accusato dell'assenza di 28 ore di assenza, 440 euro di indebita percezione, e per cui il Gip aveva previsto sei mesi di sospensione, è difeso dall'avvocato Aldo Ferraro. Il legale due giorni fa ha discusso davanti ai giudici del Riesame per sostenere le ragioni del suo cliente.
Sono 8 (su otto casi esaminati) le misure cautelari finora annullate dal Tribunale della Libertà.
Giuseppe Folino Gallo (difeso da Eugenio Perrone), 9 ore, 135,24 euro, inizialmente sospeso per 3 mesi;
Maurizio Mazziotti (difeso da Domenico Pietragalla e Francesco Pullano), 28 ore di assenza, 426,30 euro, inizialmente sospeso per sei mesi.
Antonio Aloi (difeso da Giuseppe Vetrano), 7 ore di assenza, 125.48 euro, e a cui il Gip aveva applicato 3 mesi di sospensione;
Enrico Caruso (difeso da Aldo Casalinuovo), 66 ore di assenza, 647 euro, inizialmente sospeso per sei mesi.
Marcello Ferro (difeso da Saverio Loiero): (237 ore di assenza dal servizio, 2560 euro, inizialmente sospeso per un anno;
Giorgio Costantino (difeso da Vittoria Aversa e Francesco Rotundo), 12 ore, di assenza 138,29 euro,inizialmente sospeso per 3 mesi di sospensione).
Rosario Tomarchio (difeso dall'avvocato Aldo Ferraro), 28 ore di assenza, 440 euro di indebita percezione, inizialmente sospeso per 6 mesi di sospensione.
Diversa la posizione di Mario Mangiacasale (34 ore di assenza, 664 euro di illecita acquisizione), difeso dall'avvocato Antonio Chiarella: colpito dalla misura cautelare, lo stesso Gip ha dichiarato l'inefficacia della sospensione in quanto al momento dell'esecuzione l'indagato era già andato in pensione. (ed.cor.)
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