In aula nel Tribunale di Vibo Valentia c’è il processo nato dall’operazione Costa Pulita: ad essere sentiti sono due collaboratori di giustizia, tra cui Peter Cacko.
Il collaboratore va in escandescenza ed inveisce contro il Tribunale, prima ancora di essere sottoposto all’esame del suo difensore. Cacko ha dichiarato di "non essere servo dello Stato italiano" ed avendo subito la revoca del programma di protezione ha spiegato di non voler rispondere alle domande della difesa di Pasquale Quaranta, uno dei principali imputati, difeso dall’avvocato Diego Brancia.
Il Tribunale ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per le determinazione di competenza ed alla Procura Distrettuale.
Peter Cack è stato condannato, in concorso con Pasquale Quaranta, per l’uccisione di Saverio Carone, ammazzato il 12 marzo del 2004 a Santa Domenica di Ricadi (ed.cor.)
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