
Accolta, dal Tribunale della libertà di Reggio Calabria, la linea difensiva dell’Avvocato Eugenio Felice Perrone in merito alla posizione dell’imputato Nicolino Maria Spanò, che rimodula il quadro cautelare dopo 2 anni di duplice misura coercitiva imposta all’imputato dal Tribunale di Locri nell’ambito dell’operazione denominata “Eureka”, scattata all’alba del 3 maggio 2023 e coordinata dalla DDA di Reggio Calabria. (LEGGI QUI)
La difesa tecnica, ha presentato istanza di appello cautelare ex art 310 c.p.p., precisamente motivata in punto di diritto sostanziale, a tal punto, da mutare radicalmente il quadro cautelare, portando, così, alla revoca della misura coercitiva in atto dell’obbligo di dimora.
Le argomentazioni sostenute dalla difesa vertono sul rapporto di specialità per assorbimento, (artt. 512 bis c.p. e 648 bis c.p.) laddove il delitto di trasferimento fraudolento di valori, originariamente contestato, è assorbito in quello di riciclaggio quando la condotta sia diretta, in via principale, a ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa dei beni.
Quindi, nessun dubbio per la difesa e, ad oggi, neppure per il Tribunale delle Libertà che sposava in pieno la tesi difensiva, con verdetto favorevole, a solo poche ore dalla camera di consiglio, accogliendo il ricorso e revocando la prescrizione in atto.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797