Operazione Genesi. Il giudice Petrini ai domiciliari in un Monastero: il suo percorso spirituale iniziato 4 mesi fa dopo la collaborazione

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Il giudice Marco Petrini
  29 maggio 2020 13:57

di EDOARDO CORASANITI

C’è un percorso spirituale al centro della nuova vita di Marco Petrini, il giudice (ora sospeso dal Csm) indagato e arrestato nell’ambito dell’operazione “Genesi” insieme ad altre sette persone e che in queste ore sta tornando in Calabria in attesa del processo che inizierà il 9 giugno. Questa mattina il Tribunale della Libertà, accogliendo le istanze dei suoi avvocati, Francesco Calderaro e Agostino De Caro, ha deciso per l’immediata cessazione della misura carceraria, sostituendola con gli arresti domiciliari da eseguire in un monastero di Decollatura, nel Lametino.

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Un viaggio interiore, religioso e di discernimento che lo accompagna dal 15 gennaio scorso, quando la Guardia di Finanza bussa alla porta di casa sua per notificargli l’ordinanza di custodia cautelare che lo vedeva sottoposto alla misura cautelare del carcere con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Inizia la fase degli interrogatori e Petrini collabora con i magistrati, tanto da guadagnarsi gli arresti domiciliari in un convento per Cappuccini a Salerno. Dunque in questi quattro mesi Petrini riflette, prega e ripensa a quanto accaduto.

Almeno fino al 29 aprile scorso: con l’accusa di pericolo di inquinamento probatorio, il Gip aggrava la misura detentiva. Si torna in carcere ma la volontà di riflettere, pregare e ripensare a quanto accaduto rimane. I suoi legali, infatti, riportano questa intenzione ai giudici del Tdl di Salerno, i quali, oltre a ritenere priva di connessione logica e giuridica la decisione del Gip, accolgono la richiesta di poter sostituire la misura inframuraria con quella domiciliare e in una struttura religiosa. Quella campana, però, non è più disponibile. E dato che nessun’altra località (nemmeno con il figlio, ancora troppo giovane, né con la ex moglie) poteva essere conforme alle esigenze quotidiane del giudice, il Tdl ha dato l’ok per trasferire Petrini dal carcere di Salerno al monastero di Decollatura.

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