Operazione Gentleman 2, Gratteri: "Questa indagine ha un valore enorme"

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Nicola Gratteri
  05 giugno 2023 14:32

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

 “Questa indagine riguarda Italia, Germania, Belgio, Albania e i paesi produttori sudamericani. Il valore di questa indagine è enorme perchè abbiamo potuto collaudare sempre più la grande sinergia della Guardia di Finanza con lo Scico e in Calabria con il pool investigativo Gico e Goa e che si sono interfacciati con grande padronanza con le polizie di mezza europea e del Sudamerica”.

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Ad affermarlo è il procuratore delle Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa mattutina svolta nella sede della Procura delle Repubblica di Catanzaro, per rendere nota l’operazione Gentleman 2 che ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari emesse dal Gip, presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 25 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente, reati in materia di armi e reati fine in materia di stupefacenti, a vario titolo loro rispettivamente contestati.

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Contemporaneamente è stata data esecuzione al sequestro preventivo, emesso dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, di beni per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro.

Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa svolta, a partire dal 2020, dalla “Squadra Investigativa Comune” (SIC) costituita con gli appartenenti al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catanzaro, le Forze di polizia di Germania (Polizeipra¨sidium di Francoforte sul Meno) e Belgio (Polizia Giudiziaria Federale di Liegi), con le rispettive autorità giudiziarie, e l’Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), con i membri Italiano, Tedesco e Belga, e con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) e dell’Ufficio Europeo di Polizia (Europol).

La misura cautelare è stata eseguita in Calabria, Germania e Spagna, con l’impiego di oltre 200 finanzieri e con l’ausilio di unità Antiterrorismo e Pronto Impiego, unità cinofile antidroga e della componente aerea della Guardia di Finanza. Contestualmente, l’autorità giudiziaria belga ha disposto l’arresto di 9 soggetti.

Poi dice: “Abbiamo visto ancora una volta l’Italia capofila in un’indagine di questo respiro e di questo livello. Notte e giorno eravamo collegati on-line. Abbiamo avuto la possibilità grazie anche ai fondi messi a disposizione da Eurojust, quindi  Europol, Interpol e la grande collaborazione della direzione nazionale Servizio antidroga la possibilità di fare squadre comuni: i nostri finanzieri hanno soggiornato per ascoltare nelle loro sale di intercettazione i dialoghi dei pericolosi trafficanti”. 

E ancora: “Il pericolosissimo trafficante di origine greca è Liarakos Nikolaos, evaso anni fa dal carcere di Roma Rebibbia dove scontava una pena definitiva a 27 anni di carcere per il quale il Procuratore Lucantonio ha firmato un mandato di cattura europeo per l’esecuzione di quella custodia cautelare. L’ormai ex latitante deve rispondere di altre due associazioni finalizzate al narcotraffico: una per Catanzaro e l’altra per il Belgio. 

Dal canto suo, il procuratore aggiunto vicario Vincenzo Capomolla ha dichiarato: “Nel corso dell’indagine sono emersi i collegamenti tra esponenti del contesto ‘ndranghetistico criminale della Sibaritide e soggetti che operavano in Germania, Belgio e dei Balcani. La cocaina arrivava dal Sudamerica tramite il broker di origine coriglianese che si trovava in Germania in contatto con un esponete già in contatto con la Sibaritidie latitante da anni che ha tenuto contatti con le nuove leve per conto delle due cosche della Sibaritide che in passato si erano fatto la guerra tra loro ma che sulla droga hanno trovato interesse comune. Accanto a questo c’era l’altro canale con un soggetto di origine albanese che riforniva eroina dall’Oriente e dalla Turchia. Attraverso la cooperazione internazionale sono stati monitorati gli incontri tra i vari soggetti che si trovavano in diversi paesi della comunità europea c’era la possibilità di verificare i risultati della messaggistica e accedere alle chat sofisticate  grazie a tecniche di indentificazione davvero molto avanzate”.

Hanno parlato dell’operazione anche il comandante dello Scico, Antonio Quintavalle Cecere, il generale Guido Mario Geremia, comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale Domenico Grimaldi, comandate provinciale della Guardia di Finanza, il comandante del Nucleo economico della Guardia di Finanza, Daniele Tino. Presente anche Chief inspector Alain De Leener, capo dipartimento antimafia polizia giudiziaria federale del Belgio.

LEGGI QUI LA CRONACA DEL BLITZ CON I NOMI DEGLI INDAGATI

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