"L'operazione 'Helios' cristallizza ancora una volta, purtroppo, una situazione già nota, in cui si muovono concordemente e per comune interesse imprese nazionali con caratteristiche di 'global contractor', da un lato, e pubbliche amministrazioni locali e funzionari infedeli, dall'altro, e aziende riferibili a cosche di 'ndrangheta o a soggetti di riferimento delle stesse".
Lo afferma in una dichiarazione all'ANSA il procuratore distrettuale di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri. "Uno scenario - ha aggiunto - ben descritto anche dal provvedimento emesso dal Tribunale delle Misure di prevenzione che ha disposto l'amministrazione giudiziaria delle due società coinvolte, la Avr e la Ese, che svolgono delicati interventi nel settore ambientale, come la raccolta dei rifiuti, e nella manutenzione della viabilità nel territorio della provincia di Reggio Calabria, nonché il controllo giudiziario nei confronti della Hidro Ecologic Lines".
"L' indagine - aggiunge - coordinata da questa Procura e puntualmente eseguita dai carabinieri del Comando provinciale, evidenzia come l'espansione territoriale di Avr era determinata proprio dalla sua permeabilità ad interessi 'ndranghetisti' e della cattiva politica, ponendo in evidenza, per quanto riguarda i rapporti con i pubblici amministratori, una sorta di 'scambio ineguale', o meglio ancora, di commistione tra controllore e controllato, dove il conto finale viene pagato dall'intera comunità che non riceve i servizi necessari per una migliore qualità della vita e per la sicurezza relativa alla mobilità".
"Infine - conclude Bombardieri - voglio sottolineare come l'intendimento di questa Procura, ben evidenziato anche dal Tribunale delle Misure di prevenzione, sia quello di salvaguardare i valori costituzionali della libertà d' impresa e delle attività economiche, mirando, ove ne ricorrono i presupposti, alla bonifica dell'azienda dagli inquinamenti accertati, sotto forma di agevolazione, ed alla successiva restituzione dell' azienda al suo titolare, così garantendo il lavoro e l'occupazione, soprattutto in un momento così critico della vita del Paese".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736