Il Tribunale di Lamezia Terme ha trasformato la misura cautelare per Francesco Conidi imputato nel processo "Imponimento", il maxi blitz condotto dalla Dda di Catanzaro contro le cosche della Piana e di Vibo: il 31enne, difeso dagli avvocati Eugenio Perrone e Antonio Larussa, passa così dagli arresti domiciliari all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Il cambio della misura è arrivata dopo l'istanza presentata dai legali che hanno chiesto la revoca o una misura meno afflittiva. Il giudice ha così spiegato e ricapitolato la vicenda, ricordando che Conidi è ristretto a far data dal 20.07.2020, dapprima "in custodia in carcere e, successivamente, agli arresti domiciliari- e l’effetto deterrente che questo spiega nei confronti dell’imputato, unitamente al suo stato di incensuratezza e alla puntuale osservanza delle prescrizioni a lui imposte - tenuto conto, peraltro, della natura dei fatti contestati nei capi per i quali è stata emessa la cautela, del tempo trascorso dalla data di commissione degli stessi e dell’interruzione, quantomeno dall’applicazione della misura, dei rapporti personali e lavorativi che hanno occasionato le condotte contestate, peraltro circoscritte
al solo periodo da luglio a settembre 2017 - appaiono elementi sufficienti per ritenere, nel caso concreto, attenuate le, pur permanenti, esigenze cautelari, che ben possono essere adeguatamente fronteggiate con la misura meno afflittiva dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria"
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