Operazione "Imponimento": i fratelli Rocco e Tommaso Anello non rispondono al Gip

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Rocco Anello
  23 luglio 2020 17:48

I fratelli Rocco e Tommaso Anello scelgono di non rispondere al giudice delle indagini preliminare di Lamezia Terme, Emma Sonni, incaricata per l'udienza di convalida di 41 dei 75 fermati dell'operazione "Imponimento".  Tommaso Anello è difeso dall'avvocato Anselmo Torchia, che è il legale, insieme a Domenico Anania, di Rocco Anello. 

La Procura della Repubblica di Catanzaro, firmataria dei fermi, descrive i fratelli Anello come capi indiscussi del sodalizio e con il ruolo di promozione e direzione della locale di Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia. Con capacità di infiltrazione 

Dopo l'esecuzione dei fermi i fratelli Anello sono stati trasferiti nel carcere di Catanzaro, dove attenderanno l'esito dell'udienza di convalida. 

Per gli investigatori, la cosca di ‘ndrangheta si sarebbe occupata di acquisire direttamente e indirettamente la gestione e il controllo di attività economiche, in particolare nel settore turistico/immobiliare, dell’abbigliamento e della ristorazione ma anche della spartizione territoriale dei lotti boschivi. Così come delle estorsioni, armi, usura e traffico di sostanze stupefacenti. (ed.cor)

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