Operazione Jonny, ridotte le pene nel nuovo processo in Appello: assolto Bruno (LA SENTENZA)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Operazione Jonny, ridotte le pene nel nuovo processo in Appello: assolto Bruno (LA SENTENZA)
La Corte d' Appello di Catanzaro
  21 luglio 2025 14:59

di STEFANIA PAPALEO

Operazione Jonny, taglia il traguardo il nuovo processo in Corte d'Appello a carico di 39 imputati rimasti coinvolti a maggio del 2017 nello scandalo del business dei migranti che ruotava intorno al Cara di Isola Capo Rizzuto. Business da 100 milioni di euro, tanto quanto i fondi che, nel 2004, arrivati in Calabria, misero pace tra le temibili cosche degli Arena, dei Nicoscia, anch’essi radicati ad Isola Capo Rizzuto, e dei Grande Aracri, con base a Cutro (KR), con una spartizione di ben 32 milioni di euro tra tutti i sodali.

Banner

I giudici della Terza sezione penale (presidente: Antonio Battaglia; a latere: Paola Ciriaco e Barbara Saccà), hanno ridotto le pene escludendo le circostanze aggravanti per tutti gli imputati e assolvendo Francesco Bruno (difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Lomonaco) dall’accusa di essere il vertice del clan di Vallefiorita. Condannato di nuovo - seppur con pena ridotta a 8 anni - Leonardo Sacco, l’ex governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto che gestiva il centro per richiedenti asilo di Sant’Anna finito nella bufera e che la Corte dei Conti ha condannatp di recente a risarcire il ministero dell'Interno per 34 milioni di euro, insieme al parroco di Isola Capo Rizzuto, don Edoardo Scordio (LEGGI QUI LA SENTENZA DELLA CORTE DEI CONTI).

Banner

L'imputato era stato originariamente coinvolto, nell’ambito dell'operazione antimafia denominata “Jonny”, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, in un’estesa rete criminale facente capo alla cosca Arena di Isola di Capo Rizzuto, attiva nel controllo del territorio, nella gestione illecita di appalti pubblici e in affari connessi al settore dell’accoglienza dei migranti, anche attraverso la Compagnia delle Opere di Misericordia. In tale contesto, gli veniva contestato il ruolo apicale all’interno del presunto sodalizio mafioso di Vallefiorita, per cui dopo essere stato arrestato e sottoposto per un periodo al regime detentivo speciale di cui all’art. 41-bis dell’Ordinamento penitenziario, oggi è stato assolto e liberato da ogni tipo di misura. 

Banner

Di seguito le pene inflitte nell'ennesimo processo celebrato su ordine della Corte di Cassazione, che aveva accolto i ricorsi della difesa.

LA SENTENZA

1) BRUNO FRANCESCO (1970) Squillace ASSOLTO
2) GUARNIERI ANDREA (1994), Borgia 4 anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici
3) LIONETTI COSTANTINO (1973) Catanzaro 8 anni di reclusione
4) ARENA ANTONIO FRANCESCO (1991) Crotone  7 anni di reclusione
5) ARENA FRANCESCO (1979) Crotone 7 anni di reclusione e 12 mila euro di multa
6) ARENA FRANCESCO ANTONIO (1980) Crotone 7 anni di reclusione
7) ARENA FRANCESCO (1960) Isola Capo Rizzuto 6 anni di reclusione e 6mila euro di multa
8) ARENA GIUSEPPE (1966) Crotone 10 anni e 4 mesi di reclusione
9) ARENA GIUSEPPE (1986) Crotone 7 anni di reclusione
10) ARENA PASQUALE (1992) Isola capo Rizzuto 8 anni e 4 mesi di reclusione
11) ARENA SALVATORE (1969) Isola capo Rizzuto  6 anni e 8 mesi di reclusione
12) DI GENNARO RAFFAELE (1970) Crotone ASSOLTO
13} FALCONE DOMENICO (1973) Catanzaro 9 anni e 4 mesi di reclusione
14) FOSCHINI SALVATORE (1962) Crotone  8 anni e 8 mesi di reclusione
15) GENTILE FRANCESCO (1959) Isola Capo Rizzuto 10 anni e 4 mesi di reclusione
16) GIGLIO ANTONIO (1976) Catanzaro 8 anni di reclusione
17) GIOFFRE' NICOLINO (1975) Marcellinara 11 anni e 4 mesi di reclusione
18) LENTINI NICOLA (1987) Cariati 2 anni di reclusione
19) LENTINI VINCENZO (1990) Crotone 8 anni di reclusione
20) LEQUOQUE GIUSEPPE (1944) Isola Capo Rizzuto 10 anni di reclusione
21) MINIACI LUIGI (1973) Catanzaro 8 anni e 8 mesi di reclusione
22) MUTO BENITO (1976) Crotone 8 anni e 6 mesi di reclusione
23) NICOSCIA DOMENICO (1978) Crotone 8 anni di reclusione
24) NICOSCIA SALVATORE (1972) Isola Capo Rizzuto 3 anni e 4 mesi di reclusione
25)PULLANO GIUSEPPE (1962) Isola Capo Rizzuto 8 anni e 8 mesi di reclusione
26) RIILLO DOMENICO (1959) Isola Capo Rizzuto 10 anni di reclusione
27) ROMANO FRANCESCO (1982) Crotone 9 anni e 2 mesi di reclusione
28) TAVERNA FRANCESCO (1974) Isola Capo Rizzuto 7 anni di reclusione
29) GRECO MAURIZIO (1980) Isola Capo Rizzuto 10 anni di reclusione
30) LENTINI PAOLO (1964) Crotone  10 anni, 11 mesi e 10 giorni di reclusione
31) LENTINI ROSARIO (1960) Isola Capo Rizzuto 8 anni e 10 mesi di reclusione
32) MURACA ANGELO (1959) Isola Capo Rizzuto 3 anni e 4 mesi di reclusione
33) POMPEO ANTONIO Isola Capo Rizzuto 8 anni di reclusione
34) PIRRO’ FORTUNATO (1969) Isola Capo Rizzuto 8 anni di reclusione
35) POERIO ANTONIO (1971) Isola Capo Rizzuto 6 anni e 8 mesi di reclusione
36) POERIO ANTONIO (1981) Isola Capo Rizzuto 8 anni di reclusione
37) POERIO FERNANDO (1966) Isola Capo Rizzuto 6 anni e 8 mesi di reclusione
38) SACCO LEONARDO (1979) Cariati (Cs) 8 anni di reclusione
39) TIPALDI SANTO (1978) Isola Capo Rizzuto 7 anni e 4 mesi di reclusione

Al centro del processo, lo scandalo esploso intorno ai migranti lasciati a  digiuno per ingrassare la cosca, che comprava teatri, cinema, macchine  e barche di lusso  con i fondi destinati all'accoglienza, grazie alla presunta complicità del governatore della Misericoria, Leonardo Sacco, e del parroco della Chiesa di Maria Assunta di Isola Capo Rizzuto, Edoardo Scordio. Accuse pesanti, che, nel caso dei 39 imputati di oggi, avevano portato a una prima sentenza del gup con una valanga di condanne (LEGGI QUI) emessa il 18 giugno 2019, una successiva sentenza in Corte d'Appello (LEGGI QUI) del 9 giugno 2021 con la quale venivano confermate le conclusioni del primo grado, messe in discussione dalla Corte di Cassazione il 22 febbraio 2023, con rinvio per un nuovo giudizio davanti a una diversa sezione della Corte d'Appello di Catanzaro, quello iniziato oggi e subito rinviato ad aprile.

Nel processo si sono costituiti parte civile Libera, Associazione Nomi e numeri contro le mafie e Confederazione nazionale Misericordie d'Italia.

GLI AVVOCATI NEL COLLEGIO DIFENSIVO

Aldo Casalinuovo, Giuseppe Gervasi, Paola Stilo, Luca Cianferoni, Eugenio Perrone, Stefano Nimpo, Salvatore Staiano, Antonio Lomonaco, Romualdo Truncè, Saverio Loiero, Vittoria Aversa, Gregorio Viscomi, Mario Prato, Giovanni Merante, Rosina Levato, Francesca Bonopane, Luigi Villirilli, Giuseppe Merante, Gianni Russano, Vincenzo Girasole, Anna Marziano, Marinella Chiarella, Emilio Vitaliano, Francesco Laratta, Roberta Succi, Vincenzo Ioppoli, Francesco Gambardella, Francesco Iacopino, Nicola Tavano, Tiziano Saporito, Francesca Buonopane, PaoIo CoIosimo, Giovanni Vecchio, Francesco Catanzaro, Valerio Vianello Accoretti, Giorgio Accoretti Vianello, Roberto Coscia, Gianfranco Chiariello, Rocco Corda, Giuseppe Barbuto, Mario Turano, Pasquale Lepera, Giovami Figliomeni, Antonietta Gigliotti De Nico, Sergio Rotundo, Mario Nigro, Giuseppe Napoli, Nico D’Ascola, Valter Burani, Vincenzo Cicino, Luca Cianferoni, Michele Bonsegna, Emilio Siviero, Guido Perri, Gianluca Vassai, Salvatore Iannone.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner