La Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso proposto dagli Avvocati Giuseppe Bagnato e Valerio Vianello Accorretti, ha annullato le ordinanze con le quali il Tribunale del Riesame di Catanzaro aveva confermato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Accorinti Vincenzo Francesco e Niglia Filippo.
I due imputati di Briatico sono stati tratti in arresto nel maggio scorso per il reato di partecipazione all’associazione mafiosa ritenuta operativa in Briatico, nonché per due vicende di estorsione consumata e tentata.
Ad Accorinti Vincenzo Francesco, 63 anni, gli viene contestato di essere sodale del fratello Accorinti Antonino (ritenuto capo dell’omonimo clan) con ruolo di cassiere, nonché di aver partecipato ad una vicenda estorsiva aggravata nei confronti di tale Rapisarda, gestore del villaggio Green Garden di Briatico.
Per quanto riguarda Niglia Filippo, 63 anni di Briatico, gli viene contestato di essere intraneo alla cosca di Zungri, operativa anche nel territorio di Briatico, ed in particolare di gestire in maniera monopolistica e impositoria il rifornimento di frutta e verdura nelle strutture turistiche della Costa degli Dei, oltre ad una tentata estorsione aggravata nell’ambito del commercio della cipolla rossa di Tropea.
La Corte di Cassazione, all’udienza di ieri, ha accolto i ricorsi dei difensori annullando le contestazioni con necessità di un nuovo giudizio dinanzi al Tribunale di Catanzaro.
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