Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha disposto la restituzione dei beni sequestrati all’imprenditore Paolo Ripepi, imputato nel procedimento Maestrale-Carthago, difeso dall’avvocato Giovanni Vecchio.
Nei confronti di Ripepi il G.I.P. di Catanzaro aveva disposto il sequestro preventivo dell’impresa (e del complesso dei beni aziendali) nell’ambito del procedimento “Olimpo”, successivamente riunito alla maxi indagine “Maestrale-Carthago”, sul presupposto che l’attività imprenditoriale fosse “funzionale” alla perpetrazione dei reati contestati al titolare.
Il provvedimento di sequestro, in un primo momento confermato dal Tribunale del riesame, era stato tuttavia annullato con rinvio dalla Corte di Cassazione poiché non era stato dimostrato il necessario nesso di pertinenzialità tra i reati contestati all’imputato e i beni in sequestro.
Nel conseguente giudizio di rinvio, il Tribunale del riesame di Catanzaro, recependo i principi di diritto indicati dalla Corte di legittimità, ha disposto la restituzione dei beni al proprietario avente diritto.
Nei confronti di Ripepi il G.U.P. presso il Tribunale di Catanzaro ha disposto il rinvio a giudizio innanzi al Tribunale di Vibo Valentia.
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