Sono numerose le misure di custodia cautelare e le perquisizioni, emesse dal Tribunale di Torino su richiesta della DDA piemontese e coordinata dalla DNA, in Italia ed in Germania, nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla 'ndrangheta.
Si tratta di soggetti attivi nel "locale" di Volpiano (Torino), considerati terminale economico della famiglia Agresta di Platì (RC), nonché nei confronti di esponenti della famiglia Giorgi, detti "Boviciani", di San Luca (RC), ritenuti responsabili di narcotraffico internazionale ed attivi in Piemonte, Calabria, Sardegna e, in Germania, nel Land del Baden Wùrttemberg, nelle località turistiche del Lago di Costanza.
Una maxi operazione della Dia contro la ‘ndrangheta piemontese che vede impiegati oltre 200 tra agenti della Direzione investigativa antimafia, un centinaio di poliziotti, carabinieri e della Guardia di Finanza con il supporto di unità cinofile, elicotteri e militari del reggimento Guastatori di Caserta, nonché 500 agenti della polizia criminale del Baden-Wuttemberg, della polizia economico finanziaria di Ulm e della SEK(G), dalla polizia rumena e spagnola.
L’operazione, ribattezzata Platinum-Dia è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino. Gli arresti sono in corso in Italia, Germania e Spagna.
Oltre all'esecuzioni di diverse misure cautelari, l'operazione 'Platinum-Dia', in corso da questa mattina, ha portato a numerosi sequestri preventivi di beni costituiti da aziende cooperative ed edili, immobili, auto, conti correnti bancari e postali, corrispondenti ad un valore di molti milioni di euro. Sono oggetto della misura cinque società che operano nella ristorazione, in particolare la torrefazione Caffè Millechicchi e il bar VIP'S di Torino, una rivendita tabacchi in via Volpiano sempre nel capoluogo piemontese; nel settore immobiliare la G.P. Immobiliare e, nel settore dell'edilizia, la società General Costruzione, imprese con sede a Torino.
E sono 33 le misure cautelari in carcere emesse dai Tribunali di Torino e Costanza (Germania) nei confronti di altrettanti soggetti. Le accuse, a vario titolo, vanno dall'associazione mafiosa all'associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Contestati anche i reati di riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsione ed altri reati, aggravati dalle modalità mafiose. "Una complessa operazione iniziata nel 2016, che accentua l'attività di alcuni imprenditori che gestivano affari per la locale di Volpiano con società e attività imprenditoriali", sottolinea il procuratore di Torino, Anna Maria Loreto. Oltre alle persone arrestate, sono stati perquisiti ulteriori 65 indagati. Sequestrati beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali, per un valore di diversi milioni di euro. Le perquisizioni, ancora in atto, hanno permesso di rinvenire e sequestrare quattro pistole, due etti di cocaina, oltre 50 mila euro di denaro in contante e diversi beni preziosi.
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