Operazione "Reventinum" contro il "Gruppo storico della montagna": in sei vanno a processo (I NOMI)

Pino e Luciano Scalise, Angelo Rotella, Antonio Scalise, Carmela Grande, Salvatore Domenico Mingoia e Bruno Cappellano.

Sono gli imputati del procedimento "Reventinum" oggi rinviati a giudizio dal Gup di Catanzaro, Pietro Carè. Il processo inizierà il 20 novembre davanti al Tribunale collegiale di Lamezia Terme.

E' stata anche la giornata in cui sono stati riuniti i due procedimenti scaturiti dall’operazione scattata il 10 gennaio dello scorso anno contro il "gruppo storico della montagna". Tra le accuse, associazione a delinquere di tipo mafioso, sequestro di persona, omicidio, estorsione, danneggiamento, violenza privata.

Oggi gli indagati hanno scelto i riti. Con l'abbreviato, Domenico e Giovanni Mezzatesta, Cleo Bonacci, Andrea Scalzo, Antonio Pulitano e Vincenzo Mario Domanico.

Nel collegio difensivo gli avvocati Larussa, Chiodo, Canzoniere,Vianello Accorretti, Nimpo, Mancuso, Gigliotti, Mendicino, Penna. 

Durante l'udienza l'avvocato Chiodo ha chiesto una sentenza di non luogo a procedere per Mingoia, evidenziando che già il Riesame aveva sottolineato l'insussistenza di gravi indizi di colpevolezza, annullando la misura cautelare applicata. 
Il legala, inoltre, ha evidenziato la correttezza e l'onestà negli anni di Pino e Luciano Scalise.

L'Indagine ha focalizzato l'attenzione sul "Gruppo storico della montagna", la presunta organizzazione di 'ndrangheta che avrebbe operato tra Soveria Mannelli, Decollatura, Platania, Serrastretta (provincia di Catanzaro).

E' il territorio del Reventino quello prediletto per accrescere guadagni attraverso estorsioni, minacce, atti intimidatori e armi. In particolare, il controllo del territorio si sarebbe alimentato con gli appalti, i lavori edili e la supremazia da imporre (ed.cor). 

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