Di EDOARDO CORASANITI
La Procura della Repubblica DI Catanzaro tiene la barra dritta e chiede il rinvio a giudizio per 5 imputati nell’ambito dell’operazione “Broken Mirror” (Specchietti rotti): è il sostituto procuratore Domenico Assumma a chiedere il processo per Simone Berlingeri ’92, Antonio Amato ’83, Massimo Berlingeri ’77, Domenico Amato ’88, Renato Berlingeri ’75.
Il giudice dell’indagine preliminare, Antonio Battaglia, ha accordato l’udienza per il prossimo 3 aprile (Coronavirus permettendo).
Gli imputati, difesi dagli avvocati Sergio Lucisano, Alessandro Guerriero e Alessio Spadafora, sono chiamati a rispondere di associazione a delinquere con i seguenti reati fine: furto aggravato, truffa, estorsione, violenza privata.
L’accusa ha individuato anche 12 parti offese, ritenute vittime delle attività della banda dello Specchietto rotto.
Secondo quanto racconta la Procura, i cinque avrebbero simulato alcuni incidenti stradali a Catanzaro per poi estorcere del denaro alle vittime a titolo di risarcimento del danno.
Il meccanismo descritto dal pubblico ministero si sarebbe sviluppato in un modo spesso simile. Si punta un autista e lo si induce in errore, fin quando non c’è il tamponamento o il contatto. Nasce una trattativa che porta ad una richiesta di risarcimento danno infondata. E che in alcuni casi si struttura con delle minacce.
Nei giorni scorsi, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio al Tribunale della Libertà due misure cautelari. I giudici catanzaresi dovranno rivalutare le esigenze cautelari e i gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Simone Berlingeri e Domenico Amato.
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