I contenuti dell'ordinanza regionale adottata nella serata di ieri
20 marzo 2021 13:07di GABRIELE RUBINO
Tariffa di 61,59 euro per i tamponi molecolari eseguiti dai laboratori privati (e anche dai pubblici per soggetti privati), obbligo di comunicazione quotidiana del numero dei test effettuati e i relativi esiti anche per gli antigenici rapidi. L'ordinanza regionale adottata ieri prova a regolamentare un mondo, quello dei tamponi dei laboratori privati, finora lasciato a briglie sciolte. L'abilitazione di sette operatori a eseguire tamponi molecolari, in realtà, era una procedura avviata da parecchi mesi, che tuttavia è rimasta a lungo in naftalina. L'anno scorso, all'inizio della seconda ondata, era sta fatta una cernita delle strutture interessate che poi sono state invitate ad effettuare acquisti di strumentazione per soddisfare i requisiti per la processazione dei molecolari. La partita sembrava potesse chiudersi prima di Natale, ma poi tutto si era arenato. In pratica il via libera è arrivato poco prima di Pasqua.
I sette laboratori abilitati sono: Bios Diagnostic Laboratories - Crotone; Ippocrate - Catanzaro; Nusdeo - Vibo Valentia; Istituto Clinico De Blasi - Reggio Calabria; Laboratori Riuniti della Piana - Centro Diagnostico Gamma - Gioia Tauro; Antico Laboratori di Antico Alfredo - Siderno; Multimed Network - Vibo Valentia. A livello territoriale spicca la mancata copertura del Cosentino. La decisione regionale è motivata con il 'sovraccarico' sui laboratori pubblici, che in questa fase dell'emergenza sono chiamati - almeno alcuni di essi- a provvedere anche al sequenziamento per l'individuazione delle varianti.
TARIFFA DA 61,59 EURO, VALIDA ANCHE PER I LABORATORI PUBBLICI CON I PRIVATI. MA POSSIBILI RIDUZIONI CON CONVENZIONI- In linea di principio, i test molecolari dei laboratori privati appena abilitati sono destinati a soddisfare "esigenze individuali connesse a viaggi all’estero, motivi lavorativi, ovvero per altri bisogni non rientranti nelle procedure fissate a carico del SSR, nonché da parte di datori di lavoro o di strutture sanitarie private, che nell’ambito delle proprie procedure vogliano implementare screening di verifica sul personale". Così indica l'ordinanza, che prevede l'esibizione della ricetta medica per effettuare il test. La tariffa fissata è di 61,59 euro. Ma a quanto pare è un prezzo che farà da benchmark. "La tariffa suddetta si applica - si legge nell'ordinanza- anche per i laboratori pubblici già presenti nell’elenco regionale, per prestazioni effettuate su richiesta di privati". Giusto per fare un esempio, convenzioni sottoscritte dalle società sportive con i laboratori degli Hub o delle Asp. Tuttavia la tariffa non è rigida. Infatti, viene precisato che: "Si stabilisce la possibilità - per i laboratori pubblici e privati – di stipulare eventuali convenzioni, debitamente motivate, con datori di lavoro o strutture sanitarie, che prevedano un abbattimento tariffario in funzione dei volumi di prestazioni richieste". Per di più è prevista la riduzione del 20% (sui 61,59 euro) nel caso sia il servizio sanitario regionale stesso a chiedere l'acquisto di prestazioni dai laboratori privati. I sette laboratori abilitati a eseguire i tamponi molecolari dovranno poi entrare nel circuito 'pubblico' legato alle informazioni sul numero dei test e sui positivi. Infatti, dovranno "comunicare immediatamente al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente e al Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera scelta prescrittore, gli esiti dei test positivi e, quotidianamente, il numero e gli esiti di tutti i test eseguiti". Ancora, "garantire l’acquisizione del consenso informato da parte dei soggetti cui viene effettuata la prestazione, per l’utilizzo dei dati personali ai fini di sanità pubblica, preliminarmente all’esecuzione del test".
TEST ANTIGENICI RAPIDI: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE GIORNALIERA. Fin qui la questione dei tamponi molecolari. Poi c'è la questione dei test antigenici rapidi, che secondo le circolari del ministero della Salute di inizio anno, almeno quelli di ultima generazione sono 'sovrapponibili' ai molecolari (che rimangono il gold standard) e che infatti rientrano nel calcolo dei positivi censiti dai bollettini giornalieri. Quali sono le regole fissate dall'ordinanza? "In presenza di soggetto positivo a tale tipologia di test, deve essere immediatamente contattato il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente; il soggetto risultato positivo deve essere invitato a rimanere in isolamento domiciliare, in attesa dei provvedimenti formali dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente, prendendo contatto anche il proprio medico di base, in caso di sopraggiunta sintomatologia; deve essere garantita l’acquisizione preliminare del consenso informato da parte dei soggetti cui è eseguito il test, inerente all’utilizzo dei dati personali ai fini di sanità pubblica; deve essere valutata l’eventuale conferma, mediante esecuzione di test molecolare, sulla base della tipologia di test utilizzato, della sintomatologia, del contesto di riferimento; deve essere comunicato giornalmente al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente il numero totale dei test eseguiti ed il totale dei test risultati positivi, secondo il flusso informativo specificamente definito, da computarsi nei dati complessivi giornalieri di monitoraggio". Soprattutto questo punto andrà verificato sul campo. Infine, "Si prende atto che tutti i laboratori di analisi e di patologia clinica accreditati e/o autorizzati con il Servizio Sanitario Regionale, a prescindere dalla configurazione funzionale in termini di settori specializzati, possono considerarsi abilitati a eseguire, per conto di privati cittadini, il tampone antigenico rapido con lettura visiva e senza utilizzo di strumentazione. Questi sono tenuti ai seguenti adempimenti: "notifichino al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente territorialmente competente, ove non l’avessero già fatto, l’informazione relativa all’attività effettuata; II. comunichino, in detta notifica, la tipologia di test antigenico rapido utilizzato, i requisiti di performance, di sensibilità e di specificità; comunichino altresì ogni eventuale variazione successivamente intervenuta; III. autocertifichino il possesso dei requisiti per l’esecuzione dei test in parola".
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