Ordinanza mascherine: esenti gli studenti fra i banchi. La febbre va misurata nei supermercati e centri commerciali

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images Ordinanza mascherine: esenti gli studenti fra i banchi. La febbre va misurata nei supermercati e centri commerciali

Arrivano i chiarimenti in una nota del delegato al Covid, Antonio Belcastro, sull'ordinanza di ieri che disponeva l'uso della mascherina all'aperto. Esentate le persone mentre mangiano nei ristoranti e quelle che fanno sport

  26 settembre 2020 20:50

Niente mascherine per gli studenti posizionati fra i banchi (sempre che sia rispettata la distanza di sicurezza), così come non si applica al mondo della scuola l'obbligo di misurazione della temperatura corporea all'ingresso degli istituto, che resta da fare prima di arrivarci. Quest'ultimo obbligo, nella sfera del commercio, è previsto unicamente per supermercati e centri commerciali. L'ultima ordinanza firmata dal presidente della Regione Jole Santelli che introduce, fino al 7 ottobre,  l'obbligo di mascherine all'aperto lungo tutto l'arco della giornata e quello di rilevazione delle temperatura all'ingresso di negozi e uffici aveva lasciato qualche dubbio interpretativo sui casi pratici. Oggi è arrivata una nota, a firma del delegato regionale al Covid, Antonio Belcastro, che dovrebbe chiarire alcuni nodi dell'ordinanza 68 (LEGGI QUI L'ORDINANZA DI IERI). In particolare spiegando quali sono "le deroghe previste dalle norme vigenti", sottintese al provvedimento di ieri. Oggi la Santelli aveva spiegato che era necessario dare un segnale per far rispettare le regole (LEGGI QUI).

NIENTE MASCHERINA FRA I BANCHI, A PATTO CHE SIA GARANTITA LA DISTANZA- Per quanto riguarda l'obbligo delle mascherine, nella comunicazione di Belcastro, viene precisato che sono esentati: "gli alunni delle scuole quando sono posizionati nei propri banchi". Ovviamente è già previsto che i bambini sotto i 6 anni non debbano indossare la mascherina, per gli altri - come da regole nazionali- la protezione delle vie respiratorie era prevista in caso non fosse possibile mantenere la distanza di un metro.

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L'OBBLIGO NON C'E' MENTRE SI MANGIA AL RISTORANTE E PER 'LE PERSONE CHE EFFETTUANO SPORT ALL'APERTO'- L'esenzione poi vale anche "per i clienti dell'attività di somministrazione (ristoranti, bar e similari), durante la consumazione e le per le persone che effettuano sport all'aperto". In questo l'ultimo viene usato il plurale, quindi niente mascherine per gli sport collettivi. Il dubbio era nato perché nel testo originario dell'ordinanza era 'salvato' solo chi faceva sport e attività motoria a livello individuale, potendo lasciare intendere l'obbligo di indossare la protezione delle vie respiratorie negli altri casi. 

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MISURAZIONE FEBBRE NON ALL'INGRESSO DELLE SCUOLE, RESTA DA FARE A CASA- Passando all'obbligo di misurazione corporea, Belcastro precisa che "nel caso degli alunni delle scuole e del personale scolastico, sussistendo la responsabilità del controllo presso le rispettive abitazioni e prima di recarsi verso l'istituto scolastico, la disposizione non si applica a tali soggetti. Lo stesso obbligo non si applica nei confronti dei docenti e degli studenti". 

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SOLO SUPERMERCATI E CENTRI COMMERCIALI DEVONO MISURARE LA TEMPERATURA CORPOREA- L'altro aspetto controverso era quali esercenti dovessero munirsi di termoscanner per misurare la febbre ai propri clienti. "L'obbligo di rilevazione della temperatura corporea riguarda le attività (economiche, produttive e ricreative, di cui all'ordinanza 55/2020) per le quali era già prevista in maniera facoltativa. In particolare per quanto riguarda il commercio al dettaglio, l'obbligo è, pertanto, applicabile unicamente a supermercati e centri commerciali". Rimane valido, leggendo l'ordinanza, l'obbligo per gli uffici pubblici e quelli aperti al pubblico. (g.r.)

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