Orsomarso: "Rispettiamo l'idea di Salvini, ma non siamo responsabili solo delle discoteche" (VIDEO)

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images Orsomarso: "Rispettiamo l'idea di Salvini, ma non siamo responsabili solo delle discoteche" (VIDEO)
Fausto Orsomarso
  25 agosto 2020 15:42

di PAOLO CRISTOFARO

All'indomani della visita del leader della Lega, Matteo Salvini, a Catanzaro Lido, a margine di una conferenza stampa, questa mattina, alla Camera di Commercio, l'assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al covid, alla chiusura di locali e discoteche e alle ordinanze regionali. Per l'assessore, che in linea generale - come da lui stesso affermato - sembra viaggiare in parallelo con l'idea dell'ex Ministro dell'Interno di ridurre il terrorismo psicologico legato ai contagi - dato che ha anche asserito che "la musica non ha mai infettato nessuno" - è stato necessario, nei giorni immediatamente precedenti il Ferragosto, adottare quelle misure restrittive, per tutelare l'interesse non soltanto di un unico settore, ma dell'intera Calabria.

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"La musica non ha mai infettato nessuno. Per quanto ci riguarda è una delle attività importanti. Al di là della valutazione di Salvini, che rispettiamo e che è anche la nostra valutazione, ci eravamo detti di volerci tenere stretto questo numero di contagi molto basso in Calabria e di tenere libere le nostre terapie intensive, consapevoli anche dei disagi del nostro sistema sanitario", ha asserito Orsomarso. "Avevamo il focolaio di Reggio, quello di Soverato e quindi abbiamo preferito non rischiare, perché siamo responsabili della vita economica non soltanto delle dieci o dodici discoteche, ma di chi ha ripreso a fare commercio, di chi dovrà ritornare a scuola", ha sottolineato. 

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"Non bisogna fare terrorismo psicologico, perché gli incentivi prima o poi finiranno, ma allo stesso tempo non si potevano controllare quegli assembramenti. L'ordinanza prevedeva che in caso di ipotesi di impennata di contagi ci sarebbe stata un'elevazione delle restrizioni. Anche i gestori erano stati informati. Siamo stati i primi all'inizio ad aprire e ad incentivare, ma quando c'è stato bisogno di restrizioni per garantire le successive riaperture e poi la ripartenza a settembre, abbiamo dovuto farlo", ha aggiunto l'assessore. "Per tutelare ciò è stata necessaria l'ordinanza della presidente Santelli, chiaramente condivisa però da tutta la giunta". 

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