Sono state riportate dalla stampa due notizie che riguardano il Reparto di Medicina dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, notizie sulle quali si rendono necessari chiarimenti per non inficiare il clima di fiducia reciproca che deve caratterizzare i rapporti tra cittadini e sistema sanitario.
La prima notizia riguarda l’esecuzione di un monitoraggio della pressione (Holter). La signora Z.I. si è recata il giorno 21 gennaio presso l’Ambulatorio di Medicina dove è stato applicato il rilevatore MAP. Il giorno successivo, all’atto del recupero dell’apparecchiatura, è stato osservato che il software non aveva scaricato correttamente i dati e alla Signora è stato riapplicato lo strumento giorno 7 febbraio, in linea con le disponibilità di attrezzature già assegnate ad altri pazienti. Non corrisponde dunque a verità l’affermazione che “non c’è l’holter”.
La seconda è relativa alla chiusura delle visite ai parenti. In due giornate del mese di gennaio si sono presentati in reparto oltre 40 visitatori; nei giorni successivi abbiamo avuto pazienti con infezione da Sars CoV2 ed altri con infezione virus da H1N1, infezioni che non avevano all’ingresso. Alcuni pazienti hanno avuto complicanze importanti per le infezioni contratte e ciò ha costretto a sospendere le visite per circoscrivere i focolai e impedire altre contaminazioni. Tuttavia sono state concesse visite per pazienti in particolari condizioni, come numerose famiglie possono testimoniare.
Nel reparto di Medicina sono ricoverati pazienti complessi e fragili spesso per la compresenza di più patologie, ed una infezione può rappresentare una complicanza, anche fatale. Si cerca di gestire gli accessi, talvolta anche con le forze dell’ordine, ma bisogna comprendere che è’ necessario tutelare la salute dei pazienti e che le visite devono essere veloci, di una persona per volta sempre dotata di mascherina.
Le restrizioni decise sono quindi adottate nell’esclusivo interesse dei degenti, sul quale sicuramente sono concentrati anche i congiunti.
Il personale del Reparto e la Direzione Sanitaria sono a disposizione per fornire ogni chiarimento utile al riguardo, nella piena consapevolezza che cure mediche e vicinanza dei congiunti generano un recupero più veloce ma, del pari, in alcune condizioni epidemiologiche la tutela di tutti i degenti può richiedere l’adozione di misure straordinarie temporanee.
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