Ospite del Rotary, lo scrittore Dara fa rivivere la Girifalco degli anni '70

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images Ospite del Rotary, lo scrittore Dara fa rivivere la Girifalco degli anni '70
Dara, De Filippo, Galati
  05 gennaio 2020 18:41

Quasi due ore fuori dal tempo, catapultati nella Girifalco degli anni Sessanta, nel narrare suggestivo di uno scrittore dal grande talento che evoca intimità e calore, e offre spunti di intense riflessioni sulla natura delle cose che partono dalle coincidenze per trovare un ordine delle cose e dare un senso alle vite che lo circondano. Lo scrittore Domenico Dara, ospite del Rotary Club Catanzaro Tre Colli guidato dal presidente Enzo Defilippo, si è soffermato con generosità sul tema scelto per il primo caminetto letterario del 2020 “Incanto e disincanto tra coincidenze e meccaniche celesti”, parlando con la lingua della famiglia e dell’infanzia, donando intensità e autenticità alle storie narrate. L’incontro, molto partecipato – che ha registrato la presenza, tra gli altri, anche del sindaco di Girifalco Pietrantonio Cristofaro e dell’assessore alla cultura Elisabetta Sestito, oltre che di molti soci – è stato aperto dal commosso ricordo di Maurizio Ferrara, socio del Rotary Club Catanzaro Tre Colli, scomparso prematuramente lo scorso 23 dicembre.

Vincitore del Premio Corrado Alvaro 2015, sezione Opera prima, del Premio Città di Como 2015, sezione Esordienti, e del Premio Stresa 2017: sono solo alcuni dei riconoscimenti ricevuti da Domenico Dara grazie ai due romanzi che hanno fatto conoscere Girifalco e la Calabria oltre i confini nazionali: “Breve trattato sulle coincidenze” e “Appunti di meccanica celeste”. “Non riuscivo a immaginare un luogo diverso per ambientare le mie storie – dice rispondendo alle domande della giornalista Maria Rita Galati -. Volevo il mio paese ma nello stesso tempo era mia intenzione trasfigurarlo, renderlo un luogo letterario e, quindi, universale. Girifalco nel romanzo è se stesso ma nello stesso rappresenta tutti i paesi e i luoghi del mondo”. Ogni luogo raccontato, insomma, può diventare il centro del mondo perché le dinamiche umane non hanno coordinate temporali né spaziali.

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Con la forza evocativa del linguaggio che è riuscito anche a valicare i confini italiani (il Trattato sulle coincidenze è stato tradotto in tedesco), la platea si è ritrovata al fianco del postino di Girifalco, che intercetta le lettere che deve consegnare e si impadronisce dei segreti dell’intero paese, per reindirizzare il corso di tanti destini. Ma, per passare al secondo romanzo, “Appunti di meccanica celeste”, Dara ha presentato Lulù il pazzo, Archidemu  Crisippu e don Venanzio, Cuncettina ‘a sìcca che sospira al figlio mai nato, mentre Angeliaddu desidera il padre che non ha mai avuto, e Mararosa che maledice Rorò, per averle rubato l’amore della vita. Personaggi di una Macondo Magnogreca in cui tutti possiamo ritrovarci.

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