"Il 7 ottobre del 1918 nasce a Catanzaro il grande artista Mimmo Rotella. Domenico emise i primi vagiti in quell’appartamento, posto al numero 1 di Vico delle Onde, che fu per tantissimi anni anche il laboratorio di modista della madre Teresa e nel quale, dal 2005, è ospitata la Rotella House, luogo della Memoria del Maestro catanzarese, istituita dalla Fondazione Mimmo Rotella". E' quanto ricorda l'Osservatorio Decoro Urbano di Catanzaro, con il presidente Aldo Ventrici.
"Siamo certi - prosegue- che la data passerà pressoché in sordina in quanto, spentasi l’eco delle celebrazioni centenarie della morte e della nascita - che a molti sono sembrate più una sorta di dovere istituzionale piuttosto che un’opportunità per la città - Rotella è tornato nel dimenticatoio cittadino, in barba alla tanto decantata, e miseramente usurata, definizione di “Catanzaro, città di Mimmo Rotella” e alle altrettanto evanescenti politiche culturali, turistiche e di marketing urbano".
"Sono anni che sosteniamo che il Maestro catanzarese, considerato unanimemente come uno tra i più importanti e rappresentativi protagonisti della scena artistica della seconda metà del XX secolo, debba essere degnamente celebrato con l’istituzione di un premio annuale che, in nome della promozione dell'arte di Mimmo Rotella e della sua città natale, preveda che per più giorni a Catanzaro si svolgano performance creative riservate a giovani artisti emergenti oltre che ad affermati e prestigiosi interpreti del variegato e complesso mondo delle arti figurative, fino ad arrivare alla consegna dei premi nella splendida cornice del Teatro Politeama. il “Premio Internazionale Mimmo Rotella” che sogniamo deve avere -prosegue-, però, la capacità e la lungimiranza di mirare – prendiamo in prestito le parole che Rotella ha utilizzato per comunicare la nascita nell’anno 2000 della Fondazione a lui intitolata - ad una “visione culturale ampia di confronto e di dibattito e non alla costituzione di una scatola chiusa, riservata a pochi, che non avrebbe senso e finirebbe con lo svuotare di significato la mia stessa concezione dell’arte e della vita”.
"E’ un messaggio forte, quello che ci ha lasciato il grande artista catanzarese, un pensiero che ha quasi il valore di una sorta di testamento morale e sentimentale, soprattutto tenendo presente che in altra parte del predetto documento, Mimmo Rotella dichiara che “Scopo dell’istituzione non è solo promuovere la mia idea artistica ma soprattutto dare la possibilità di emergere a tutti i giovani talenti che, nel Sud, ancora oggi, hanno ben poche occasioni di confronto e vetrina. E’ soprattutto per questo che ho voluto che la sede della Fondazione fosse proprio a Catanzaro, mia città natia, per riconoscenza alla mia terra, ma anche con la prospettiva di riuscire a fare di questa Regione un importante crocevia culturale“. Ecco, chi di dovere tra le istituzioni pubbliche e private, operi fattivamente e finanziariamente affinché Catanzaro possa davvero diventare la Città di Mimmo Rotella, facendo in modo - conclude- che non cada nel vuoto il lascito spirituale del Maestro che credeva fermamente che potesse trasformarsi in una città delle opportunità".
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