di GABRIELE RUBINO
Intesa, anzi no. Il rettore dell'Umg Giovambattista De Sarro ha formulato le sue proposte 'emendative' all'atto aziendale adottato dal commissario straordinario Giuseppe Giuliano. Come spiegato da La Nuova Calabria (LEGGI QUI PER TUTTI I DETTAGLI) si tratta di un intervento chirurgico piuttosto invasivo sul precedentemente provvedimento con parecchi passaggi piuttosto favorevoli al mondo accademico. Dalla moltiplicazione delle nomine previa "intesa col rettore" - finanche le strutture semplici e i componenti dell'OIV- al mantenimento dei previgenti incarichi delle strutture al personale universitario, dai Dipartimenti ad attività integrata all'organo di indirizzo fino alla ridiscussione delle convenzioni fra azienda e università.
Ecco, se pure Giuliano accogliesse tutte le 'osservazioni' rettorali ci sarebbe l'accordo con l'Umg? Non proprio, infatti nella lettera di accompagnamento viene precisato che il commissario straordinario dovrebbe inglobare le modifiche all'atto aziendale per poi rimandare il documento al rettore, che poi a sua volta si riserverebbe di rilasciare l'intesa sul documento. Dunque, paradossalmente anche se Giuliano recepisse integralmente le 'correzioni' accademiche, l'Umg a sua volta potrebbe riproporre ulteriori osservazioni. Così la partita dell'atto aziendale si potrebbe protrarre sine die. In un continuo ping pong con il rilancio dell'università, ma senza alcuna intesa formale. Va detto che Giuliano prima dell'adozione formale dell'attuale atto aziendale (ancora in sospeso perché necessita dell'ok della struttura commissariale) aveva trasmesso la bozza al rettore. Dopo l'iniziale silenzio, solo a delibera adottata -agli inizi di aprile- è arrivata la reazione universitaria con la veemente missiva del rettore che bollava il documento come "illegittimo" e pieno di "numerosi refusi e contraddizioni". Giuliano - è il ragionamento che si respira dalla parte di viale Tommaso Campanella, sede amministrativa dell'Aou Mater Domini- ha adottato l'atto aziendale entro la scadenza dei 90 giorni fissata dal Decreto Calabria 2, spirata la quale sarebbe scattata la decadenza automatica, tuttavia ficcandosi nel valzer della contrattazione con gli universitari avrebbe rischiato di essere fatto fuori. Invece, l'adempimento è stato rispettato ma al contempo è comunque scattata la spirale accademica.
Come uscirne? Giuliano, nella giornata di ieri, ha prontamente informato del carteggio il commissario ad acta Guido Longo e il sub-commissario Michele Ametta. Il manager in linea teorica potrebbe accettare anche le 'osservazioni' del rettore dell'Umg ma avrebbe chiesto all'ex prefetto di assumere 'determinazioni', ovviamente sempre che tutte le indicazioni universitarie proposte non siano "contra legem". Ed in effetti, un intervento di Longo - terzo nella disputa Aou-università- potrebbe chiarire più di un dubbio. Poco meno di un anno fa si era creata una situazione analoga - forse con una dialettica ancora più accesa- fra l'ex commissario Giuseppe Zuccatelli e il rettore De Sarro sull'atto di riorganizzazione (che era essenzialmente un prototipo di atto aziendale) licenziato dal primo e fermamente avversato dal secondo. Allora la situazione rimase irrisolta perché il terzo, Saverio Cotticelli non decise su quel documento fino a quando poi non si dimise e la partita ricominciò d'accapo con un nuovo decreto Calabria, un nuovo commissario ad acta e un nuovo commissario straordinario dell'Aou Mater Domini. Una partita a scacchi.
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