I giudici della Corte d’Appello di Reggio Calabria hanno riformato parzialmente la sentenza di primo grado a carico di tre medici degli ‘Ospedali Riuniti’ di Reggio Calabria per un caso di del reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Si tratta dell’ex primario del reparto di Ginecologia, Pasquale Vadalà, condannato a tre anni di reclusione (4 anni e nove mesi in primo grado); Luigi Grasso, anestesista, due anni e tre mesi, pena confermata; Alessandro Tripodi, ginecologo, a due anni e quattro mesi (quattro anni e nove mesi in primo grado). Sono stati assolti l’ostetrica Giuseppina Strati (tre anni in primo grado), e la ginecologa Daniela Manunzio (in primo grado condannata a sei anni e due mesi). Prescritte le accuse nei confronti della neonatologa Maria Concetta Maio e per i ginecologi Antonella Musella, Filippo Saccà, Massimo Sorace e Marcello Tripodi.
Nel processo, scaturito da un’inchiesta del 2019, gli imputati, a vario titolo, erano stati imputati di falso ideologico e materiale, soppressione e occultamento di atti e di interruzione di gravidanza senza il consenso di una donna.
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