“Ottomani sullo Stretto” fa tappa a Vibo: venerdì la presentazione nella libreria “Cuori d’inchiostro”

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images “Ottomani sullo Stretto” fa tappa a Vibo: venerdì la presentazione nella libreria “Cuori d’inchiostro”

  11 ottobre 2023 11:10

 Una raccolta di storie avvincenti scivolate via dai taccuini di ciascuno e adesso confluite in un volume appena pubblicato da Città del Sole Edizioni.

L’accogliente salotto della libreria indipendente “Cuori di Inchiostro” di Francesca Griffo e Monica Lazar, nel centro storico di Vibo Valentia, ospiterà la presentazione del libro "Ottomani sullo Stretto. Nulla è come sembra" a cura di Città del Sole edizioni e firmato dai giornalisti Vinicio Leonetti, Aldo Mantineo, Davide Marchetta e Marcello Mento. 

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L’appuntamento culturale è in programma per venerdì 13 ottobre alle ore 18:00.
A dialogare con tre degli autori, Mantineo, Mento e Leonetti, la giornalista Rosita Mercatante.

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Una raccolta di racconti intimi, storie personali, ma anche molti segreti che sui quotidiani non si possono scrivere perché ci sono regole da seguire, anche non scritte. I quattro giornalisti, che hanno tutti lavorato al quotidiano "Gazzetta del Sud", per anni in servizio nelle redazioni di Sicilia e Calabria del quotidiano, hanno custodito nella loro memoria e sulle pagine dei taccuini di carta e scritti a mano. Un mix tra fatti eclatanti realmente accaduti e ricostruzioni frutto della libera fantasia degli autori. Si va da una vera e propria "Banda di giornalisti" non immaginaria e da un' "Amante del boss" realmente esistita, al racconto di un assassinio, "Micio Pinto, l'uomo che visse tre volte", ed alla coraggiosa leggenda del "Capitano Zani".

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Otto racconti si succedono in sequenza incalzante, con un solo filo conduttore: sono scritti sulle rive dello Stretto di Messina. “Nulla è come sembra” è il sottotitolo non casuale, perché molte volte dietro alcune vicende realmente accadute, e finite anche sulle cronache dei giornali, si celano retroscena assolutamente imprevedibili e spesso paradossali. Il messaggio di questi “ottomani” è univoco: non c’è sempre una sola verità.

La copertina è uno dei punti forti del libro: “Il disegno è di Domenico Loddo che ha interpretato artisticamente il titolo con cui abbiamo voluto giocare sul doppio senso della parola Otto-mani ossia quelle che hanno scritto. Volevamo indurre a pensare ad una ricerca storico-sociologica sul popolo degli Ottomani nel Mediterraneo. Da qui - prosegue Leonetti - l’immagine di un uomo con il turbante e uno sfarzoso caftano turco che sovrasta lo Stretto. Poi si scopre che invece si tratta di racconti scritti da otto mani diverse. È stato un gioco. Anche questa trovata è di Aldo Mantineo che ha davvero molte idee per la testa”.

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