Pale eoliche nel parco archeologico di Squillace-Borgia, il no di Elena Bova (Italia Nostra) in una lettera ad Occhiuto

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images Pale eoliche nel parco archeologico di Squillace-Borgia, il no di Elena Bova (Italia Nostra) in una lettera ad Occhiuto
Elena Bova, presidente Italia Nostra Catanzaro
  17 febbraio 2022 12:47

di ELENA BOVA*

Illustrissimo Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto

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Rivolgiamo a Lei, in quanto titolare della delega all’ambiente della nostra Regione, un accorato appello perché intervenga a bloccare la procedura di “Autorizzazione per la costruzione e l’esercizio dell’impianto eolico denominato Parco eolico di Borgia e Squillace, nonché delle opere connesse, richiesto dalla società ESE Borgia S.r.l con sede legale in Venezia”. Esso non costituisce opera di pubblica utilità, cosi come sostenuto dai richiedenti, ma al contrario, quattro aerogeneratori di potenza pari a 5,6MW, ciascuno con i cavidotti interrati e le altre misure previste, rappresentano in un territorio inserito nel Parco archeologico di Skylletion, Scolacium, cioè siti cassiodorei, una gravissima distruzione del patrimonio storico, archeologico, ambientale e paesaggistico della regione.

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Nella trascorsa legislatura il consiglio regionale calabrese ha votato una mozione per ritirare le autorizzazioni concesse alla realizzazione di un impianto eolico sulle colline del Cirò, patria del più antico e noto tra i vini calabresi, raccogliendo l’opposizione sempre più diffusa delle amministrazioni comunali alla distruzione dei propri territori. E’ di questi giorni la presa di posizione dei Sindaci di Squillace Pasquale Muccari, di Borgia Elisabetta Sacco, di Girifalco Pietrantonio Cristofaro, rappresentanti di una comunità di circa 20 mila abitanti che dicono No alla realizzazione di impianti eolici in assenza di un piano energetico e paesaggistico regionale. L’associazione Italia Nostra Catanzaro nei primi mesi del 2021 ha promosso un appello rivolto alla Regione Calabria con la richiesta di moratoria dell’eolico su tutto il territorio, sottoscritto da oltre mille tra cittadini, sindaci, professionisti, associazioni, intellettuali, movimenti, consegnato all’allora Assessore Sergio De Caprio che subito aveva firmato un’ordinanza di sospensione di nuovi impianti. Abbiamo quindi lavorato ad una proposta di legge dal titolo “Disposizioni urgenti in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio ed individuazione delle aree inidonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili” necessarie in attesa dei piani paesaggistici di cui la regione Calabria avrebbe da tempo dovuto dotarsi in ottemperanza alla legge del 22 aprile 2021 n.53.La nostra proposta di legge sarà inviata ai nuovi consiglieri regionali perché si adoperino a presentarla in Consiglio.

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La Calabria è già stata devastata da una moltitudine di impianti eolici che producono una quantità di energia da FER (fotovoltaico ed eolico) di entità tale da soddisfare l’intero fabbisogno della nostra popolazione che oltre alla devastazione del territorio subisce oggi aumenti sul costo dell’energia triplicati come nel resto del paese.

La Calabria ha già “venduto le nostre terre” ai padroni dell’eolico, come le altre regioni del Sud senza nulla guadagnare se non la distruzione del paesaggio, supremo bene comune, oggi vogliono che vogliono comprare anche il nostro mare con l’installazione di impianti galleggianti siamo certi che Lei riuscirà ad impedire tutto questo.

*Presidente Italia Nostra Catanzaro

 

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