"Prendiamo atto che il sindaco Fiorita non ha il coraggio di metterci la faccia nelle pochissime decisioni ‘caratterizanti’ la sua Amministrazione, ma preferisce utilizzare la sigla di Cambiavento, peraltro già bocciata in tutti gli esperimenti di campo largo o larghissimo. A differenza della politica parolaia a cui assistiamo oramai da quasi due anni, noi consiglieri comunali, che come tali firmiamo ogni nota, abbiamo posto una questione seria che attiene alla condizione sociale di uno dei quartieri più problematici di Catanzaro, stimolati da molti residenti che conoscono e convivono con il complesso contesto e che si pongono la nostra stessa domanda".
Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri comunali Eugenio Riccio, Lea Concolino, Manuel Laudadio, Gianni Costa.
E aggiungono: "Quale prospettiva di recupero può avere l’Aranceto con una palestra di boxe? Non è forse un modo per affibbiare la lettera scarlatta all’etnia rom presente nella zona? Qual è il prossimo passo: metterci un poligono di tiro? Girare qualche serie tv a tema? Noi pensiamo che l’integrazione, quella vera, passi da attività educative, centri di aggregazione e ogni cosa consenta, in particolare ai giovani, di emanciparsi da una realtà familiare che non presenta buoni esempi. A differenza di Cambiavento e del sindaco Fiorita, che ragionano con le ideologie del Novecento e con l’odio verso gli avversari, abbiamo idee molto chiare su come si sarebbe potuto programmare al meglio questo intervento per tentare di realizzare, in un contesto certamente complesso, le condizioni per un riscatto sociale. Fiorita e Cambiavento non le hanno avute e devono prendersela con gli altri".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736