Due giorni fa l'episodio al dipartimento Tutela della Salute, nella Cittadella regionale, con la dirigente del settore "Autorizzazioni e Accreditamenti". Fatto per cui la vigilanza aveva chiamato i carabinieri
25 settembre 2020 11:58Enzo Paolini, presidente dell'Aiop Calabria, a seguito della visita 'agitata' di due giorni fa in Cittadella regionale, raccontata da La Nuova Calabria (LEGGI QUI), ha fornito la sua versione dei fatti che di seguito si riporta.
"E’ vero ho saltato i tornelli e sono salito senza autorizzazione perché dopo decine di cortesi richieste rimaste inevase ho inteso rappresentare alla dirigente non solo l’obbligo di riscontro che incombe sulle Istituzioni ma il vero e proprio sopruso nei confronti di una azienda e di decine di lavoratori da me invano segnalato da mesi. Dunque - spiega Paolini- nessun arrogante atteggiamento da parte mia ma solo la reazione di un cittadino che ha inteso alzare la testa di fronte ad una istituzione non cortese indifferente e spocchiosa".
"La dirigente in questione - spiega ancora il presidente dell'Aiop Calabria-, in carica da soli 15 giorni, ma ovviamente suo malgrado rappresentante l’istituzione, ha ricevuto la segnalazione prendendo atto della situazione oggettiva della pratica amministrativa giacente nel suo ufficio".
"Non mi sono affatto recato nell’ufficio del dirigente Bevere ma ho solo volentieri risposto al suo invito ed alla sua richiesta di spiegazioni. Ho infine ringraziato i carabinieri intervenuti dicendo loro che - conclude Paolini- se gli uffici mi avessero impedito di rappresentare l’inaudito sopruso lo avrei denunciato agli agenti intervenuti. Questi i fatti".
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