Papa Francesco, la riflessione di Salvo Di Noto

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Papa Francesco

  23 marzo 2025 14:03

di SALVO DI NOTO

Papa Francesco esce dal Gemelli e parla al mondo, mentre c’è chi spera nel suo silenzio

 

Sono pronti a tutto. La cosa più normale è augurare la morte, la cosa più spietata è sperare che muoia.

Tra l’augurio e la speranza c’è di mezzo un uomo: Francesco.

 

Di lui parlano tutti. La sua voce — che per alcuni ormai è frutto di intelligenza artificiale — gira dalle discariche dei marciapiedi alle case dei più potenti della Terra. Francesco è comunque un’eco che alcuni non vedono l’ora che si spenga per sempre.

 

E allora il bene e il male si scontrano, anche stavolta, anche tra credenti. 

Lì nel male c’è chi, con un ego così sfrenato, è pronto a uccidere anche l’amico più infimo pur di guadagnare un briciolo di visibilità, per poi magari andare in chiesa a farsi il rosario. 

Gente che ha già pronto un post da pubblicare sui social, come corvi in attesa della carcassa, pronti a mangiare vivo un Uomo. 

 

Hanno detto che Francesco è morto.

Hanno detto che la voce diffusa giorni fa è stata creata dall’intelligenza artificiale.

Diranno presto — ne sono convinto — che l’uomo che si è affacciato dopo 37 giorni di ricovero è un robot, creato con i soldi del Vaticano. Lo diranno. 

E qualcuno ci crederà e ci guadagnerà sopra, perché la menzogna, se ripetuta abbastanza a lungo e bene, diventa verità per i più deboli.

 

Francesco, intanto, ha fatto la cosa più rivoluzionaria che si possa fare: parlare di amore, di pace, di abusi sui minori, condannando un mondo che si nutre del male. E questo per alcuni dà fastidio.

 

Ecco perché continueranno a dirlo morto, anche mentre è vivo. 

 

Ma chi ama odiare, comunque, avrà bisogno di un nemico da abbattere per giustificare la propria esistenza, e quel nemico in questo caso è un Papa, Francesco.


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