Parco eolico a Squillace, Palaia: "Continueremo a contrastare questa sciagurata ipotesi"

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images Parco eolico a Squillace, Palaia: "Continueremo a contrastare questa sciagurata ipotesi"
Daniela Palaia
  28 agosto 2024 09:42

 
 
 
 
"La notizia dell’ulteriore step verso la realizzazione di un mega parco eolico nel mare del Golfo di Squillace non può certo essere accolta con favore ed è chiaro che come Amministrazione comunale della città capoluogo, con il sindaco Fiorita, proseguiremo nell’azione di coordinamento con le altre Amministrazioni e gli altri sindaci per portare avanti azioni comuni di contrasto a questa sciagurata ipotesi.
Bastano i numeri riportati dalla stampa per comprendere l’imponenza del progetto e i rischi conseguenti che esso comporta per gli ecosistemi e il paesaggio. Sarà composto da 37 aerogeneratori posizionati tra circa 22 km e 33 km al largo della costa del Golfo di Squillace. Ognuno degli aerogeneratori sarà alto 355 metri sul livello del mare e produrrà energia che dal mare andrà trasportata a terra con ulteriori impianti particolarmente invasivi per il territorio".
Lo scrive la consigliera comunale, Daniela Palaia
 
"Per noi, quindi, restano intatte le motivazioni politiche che hanno spinto a suo tempo il consiglio comunale a votare alla unanimità la risoluzione che ha impegnato sindaco e giunta a intraprendere azioni mirate a manifestare il netto dissenso rispetto al progetto coinvolgendo i Comuni interessati. Un parco eolico marino nel golfo di Squillace è inutile rispetto alle esigenze legate alla transizione ecologica, visto che di pale è già scriteriatamente disseminato il territorio ma la Calabria non ne trae alcun beneficio reale. Soprattutto, però, il parco offshore sarebbe dannoso rispetto ai piani strategici di sviluppo turistico di Catanzaro ma anche dei Comuni che insistono sul tratto costiero complessivamente inteso. Piani che non sono compatibili con mega strutture galleggianti che, oltre ad alterare l’ecosistema, impongono aree di rispetto e impiantistica sommersa che inevitabilmente approda poi in maniera invasiva sulla terraferma. No al parco, dunque, ma azioni risolute e necessarie per il fronte dei Comuni e difesa del territorio”.

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