Parco giochi "Lieto rumore" di Catanzaro Lido, Lega: "Che fine hanno fatto i 70mila euro stanziati a novembre?"

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images Parco giochi "Lieto rumore" di Catanzaro Lido, Lega: "Che fine hanno fatto i 70mila euro stanziati a novembre?"

  26 aprile 2023 15:43

"Bene per il post social del prof. Fiorita sul 25 aprile. Bene per il post social del prof. sulla ripartenza della nostra città. Bene il saluto del prof. in occasione dell'inaugurazione della nuova sede della fondazione Giacomo Mancini a Cosenza. Bene tutto, ma ci corre l’obbligo di porgli una domanda: caro prof. quando comincerà ad occuparsi della sua città fornendo le giuste risposte ai cittadini che meritano servizi più efficienti e una quotidianità che non sia contraddistinta da buche, carenza idrica, sporcizia, verde pubblico non curato?"

Lo scrive, in una nota, il Gruppo Lega di Catanzaro.

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"Sì, è più o meno sempre la stessa perché è quella che si pongono anche i catanzaresi, a cui più che la filosofia interessano interventi concreti sulla quotidianità. Dopo aver parlato del parco giochi del Corvo, adesso ci spostiamo a Lido. Il parco "Lieto Rumore" è ormai inagibile, privo delle altalene e pieno di pericolosissimi chiodi a vista con alcune scalette rotte e diversi pezzi mancanti o usurati dall'incuria e dal tempo.
Insomma, un luogo pericoloso e insicuro tanto da costituire una vera e propria trappola per i tanti bambini che lo frequentano. C’è un problema di soldi? Certo che no, la Giunta comunale, a inizio novembre 2022, aveva stanziato 70 mila euro per la manutenzione di parchi e giardini comunali. Che fino hanno fatto queste risorse? Perché non vengono utilizzate? Perché non consentire ai bambini di frequentare e giocare nel parco giochi "Lieto Rumore" in sicurezza? Nel frattempo, per dare la sveglia a chi di dovere abbiamo presentato una interrogazione al sindaco e alla Polizia Locale per chiedere una verifica sullo stato di sicurezza del parco giochi "Lieto Rumore". Sopralluogo che, alla luce delle foto, dovrebbe essere effettuato con urgenza. Forse l’incolumità dei bambini richiede di più che un post sui social".

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