Una decisione unanime. Alla riunione di condominio di Parco Romani, l'assemblea ha deciso di non approvare i bilanci e di non confermare nell’incarico di amministratore la Sinteg s.a.s., rappresentata da Sergio Gaglianese, invitando quest’ultimo a convocare tempestivamente una nuova riunione per la nomina dell’amministratore e rinviando, all’esito, ogni ulteriore decisione.
Era stata convocata ieri, infatti, la riunione dell’Assemblea del Condominio Parco Romani di Catanzaro, convocata per deliberare sull’approvazione dei bilanci consuntivi per il triennio 2020-2022 e del preventivo 2023, sulla conferma o nomina dell’amministratore, sulle misure da adottare per la protezione del Parco e per l’esame dello stato del procedimento in essere.
Alla riunione sono intervenuti, oltre a numerosi condomini proprietari di singole unità immobiliari, la Catanzaro Servizi s.p.a., rappresentata da Rosario Munizza, amministratore unico, e la Curatela del Fallimento della Parco Romani s.r.l., rappresentata, su delega del Curatore l'avvocato Santo Viotti, dall’avvocato Pasquale Barbieri, presidente del Comitato dei Creditori.
E proprio quest’ultimo, in apertura dei lavori, esprimendo il dissenso per le esternazioni di Sergio Gaglianese (institore della Sinteg s.a.s., amministratore del Condominio) pubblicate dagli organi di informazione, ha osservato che, benché la nomina sia stata disposta dall’Autorità giudiziaria, stante l’inerzia dell’Assemblea, l’amministratore condominiale avrebbe dovuto, comunque, attenersi al rispetto delle norme del codice civile che regolano la specifica materia, limitandosi alla gestione del Condominio.
Al riguardo ha, poi, lamentato che, in base alla richiamata normativa, la Sinteg è da intendersi decaduta dal mandato (conferitole con provvedimento del novembre 2017) sin dal novembre 2019, e, quindi, ha continuato, per circa quattro anni, ad esercitare l’incarico senza aver ricevuto alcuna nuova attribuzione di potere dall’assemblea, con conseguente perdita del diritto a percepire alcun compenso. Ha, inoltre, evidenziato come l’amministratore sia rimasto inerte per oltre tre anni, senza convocare alcuna assemblea, senza riscontrare le richieste di informazioni e senza dar seguito alla delibera del febbraio 2020, con cui si era deciso di acquisire alcuni preventivi per la messa in sicurezza del complesso condominiale. Sicurezza che invece la Curatela ha garantito, con la delimitazione dell’area e la vigilanza autorizzata e pagata con moneta fallimentare, sino alla data di consegna delle aree comuni al Condominio, risalente all’ottobre 2018.
L’avvocato Barbieri ha, conseguentemente, manifestato la ferma contrarietà della Curatela all’approvazione dei bilanci e alla conferma dell’amministratore, osservando, in merito all’ipotesi di realizzare alcune opere per la chiusura dei varchi di accesso al fabbricato, come detto intervento (sotto alcuni aspetti ormai tardivo) non possa essere affidato all’attuale organo amministrativo, trattandosi di opera di straordinaria manutenzione ed essendo, peraltro, necessario procedere al recupero dei contributi condominiali, attività rispetto alla quale la Sinteg è rimasta altrettanto inerte.
Nel corso dell’assemblea si è anche discusso sulla futura destinazione del complesso edilizio e Munizza ha esplicitato ai presenti la propria proposta di destinare l’immobile a cimitero coperto.
Tutti i presenti hanno, in ogni caso, concordato sulla necessità di chiedere un intervento da parte degli Enti pubblici, primo fra tutti il Comune di Catanzaro, volto al recupero della mega struttura abbandonata nel quartiere Sala, nel rispetto ovviamente delle norme che regolano la procedura fallimentare.
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