Parco Romani un cimitero al coperto? L’amministratore giudiziario del condominio Gaglianese replica a Munizza

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L'amministratore giudiziario di Parco Romani, Sergio Gaglianese

Martedì 20 giugno prossimo, alle 18, nella sala Concerti del Comune di Catanzaro, l’incontro con gli investitori di Parco Romani

  18 giugno 2023 15:59

di FRANCESCO IULIANO

“Un grande cimitero al coperto”. La proposta arrivata dall’amministratore unico della ‘Catanzaro servizi’, Rosario Munizza, di risolvere l’annosa questione del Parco Romani convertendo la struttura in un grande cimitero al coperto, non è piaciuta all’amministratore giudiziario del condominio ‘Parco Romani’, Sergio Gaglianese.

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Facciamo un passo indietro. Giovedì 15 giugno scorso, Munizza, in vista della presentazione del bilancio della partecipata dopo due anni di gestione, ha pensato di risolvere la questione proponendo la realizzazione di un grande cimitero al coperto. “Una proposta di riqualificazione - era stato detto - che risolverebbe i problemi per la partecipata, per il Comune e per i proprietari. Un progetto che sarà presto definito nei dettagli (anche economici) e che potrà valutare il Comune, alle prese con la carenze di loculi”.

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A stretto giro, nelle ultime ore, è arrivata la replica dell’amministratore giudiziario, Sergio Gaglianese, che ha sostenuto che “la decisione di realizzare un cimitero al chiuso al posto di un centro commerciale, solleva diverse questioni critiche. Innanzitutto, il sostituire un centro commerciale con un cimitero può essere visto come un'indicazione di dare priorità ai profitti a breve termine rispetto alle esigenze ed ai desideri della comunità. I centri commerciali servono come punti focali per l'incontro sociale, il commercio e l'intrattenimento. Sono luoghi in cui le persone si riuniscono per fare acquisti, trascorrere del tempo insieme ed avere accesso ad una varietà di servizi. Sostituire un centro commerciale con un cimitero significa privare la comunità di un luogo vitale di interazione sociale ed economica. Comprendo che le condizioni in cui versa Parco Romani siano proibitive e che per ripristinare il manufatto occorrerebbero grandi investimenti, difficili da reperire. Come difficile é attrarre investitori considerate le condizioni economiche e sociali della nostra città, per nulla favorevoli. Auspicherei, al contrario, la realizzazione di un presidio Interforze a servizio della legalità considerate le criticità del territorio. Ad ogni buon fine, ritengo più adeguato che vengano interpellati gli investitori che martedì 20 giugno prossimo, con inizio alle 18, sono stati da me convocati ad un incontro/confronto presso la sala Concerti del Comune di Catanzaro. Incontro al quale sarà presente anche l’amministratore unico della Catanzaro Servizi,  la partecipata del Comune di Catanzaro che detiene circa 3mila metri quadri di superficie destinati ad uffici”.

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