Parente indagato. I legali: "Nessuna cessione di aree all'associazione "Vivere insieme"

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Claudio Parente
  15 dicembre 2020 12:36

Avevano già chiesto che il loro assistito, Claudio Parente, fosse ascoltato dal pm per chiarire le dinamiche. Gli avvocati Giacomo Maletta  e Antonio Iannone chiariscono la posizione dell'ex capogruppo regionale di Forza Italia coinvolto nell'operazione denominata "Corvo" con la nota che riportiamo di seguito.

LEGGI ANCHE QUI. Catanzaro. Indagato per peculato e corruzione Claudio Parente. Avviso di garanzia per i consiglieri comunali Gironda e Pisano (VIDEO)

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I sottoscritti Avv.ti Giacomo Maletta ed Antonio Iannone, in qualità di difensori del Dr. Parente, nel prendere atto della informazione di garanzia notificata in data odierna al loro assistito, tengono a precisare come fosse già stata presentata istanza di audizione e di incontro al P.M., per chiarire le dinamiche sottese ai fatti già preannunciati e divulgati dalla stampa e formalmente resi noti mediante la notifica della anzidetta informazione di garanzia.

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 Sarebbe stato desiderio degli scriventi, nel corso del richiesto incontro, chiarire al P.M. che la Delibera del Consiglio Comunale di Catanzaro  n. 95 del  13.09.2018 non ha mai sancito alcuna cessione di aree, previste dal Progetto di riqualificazione delle periferie, approvato dal Governo, anche perché l’Associazione Vivere Insieme, avrebbe potuto procedere alla acquisizione delle stesse aree, mediante trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, esercitando il proprio diritto di riscatto, per come riconosciutogli dalla Legge, come già effettuato dal Comune di Catanzaro per situazioni analoghe.

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In merito agli incarichi di natura fiduciaria,  nella struttura consiliare, conferiti  a persone vicine ai Consiglieri Comunali, Sigg.ri Gironda e Pisano, si specifica che gli stessi incarichi sono stati formalizzati all’insediamento del Dr. Parente,  nel Consiglio Regionale, quindi molto tempo prima della seduta del Consiglio Comunale, di cui certamente non poteva aversi contezza dei tempi e modalità.

Trattasi in ogni caso di persone che avevano i titoli di studio (laurea in giurisprudenza e laureanda), e che avevano partecipato, già da qualche anno, all’attività del Gruppo  e del Movimento “Officine del Sud”.

Avendo anche il Dr. Parente proceduto a querele analitiche sulla stessa vicenda, si resta fiduciosi di poter chiarire il prima possibile tutte le fattispecie mosse al nostro assistito, ritenendo inverosimili le accuse contestate.

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