Parifica del bilancio regionale. La Corte: "Calabria ultima nell'attuazione del Por fra le regioni meno sviluppate. Correttivi su residui attivi e contenzioso"

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  10 dicembre 2020 13:50

La sezione controllo della Corte dei Conti ha parificato il bilancio 2019 della Regione Calabria. Pur permanendo numerose criticità preesistenti, i giudici contabili hanno riconosciuto come sia stato intrapreso "un percorso di miglioramento", in particolare sul recupero dei crediti vetusti di rifiuti e acqua. La nota stonata è sullo stato di attuazione del Por 2014/2020: "La Calabria è ultima fra le regioni meno sviluppate d'Italia". L'introduzione è stata affidata al presidente della sezione Vincenzo Lo Presti, la relazione al Stefania Anna Dorigo, la requisitoria al Procuratore Maria Rachele Anita Aronica, mentre per la Regione Calabria è intervenuto l'assessore al bilancio Franco Talarico. 

Il risultato di amministrazione è stato pari a 1,222 miliardi. Tuttavia la parte disponibile di bilancio è negativa per circa 87 milioni, ma in miglioramento rispetto ai precedenti esercizi (nel 2018 era stata di -94 milioni). Sul saldo di bilancio finale residuano criticità di cui la Regione "è affetta da tempo" è stato segnalato, a partire: dalla scarsa disponibilità di risorse liquidità, dalla La presenza di crediti molto risalenti nel tempo e per cui i creditori presentano evidenti problemi di pagamento e dalla sussistenza di un enorme contenzioso

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LA SCARSA LIQUIDITA', SALDO PEGGIORE DELL'ULTIMO QUINQUENNIO DI RISORSE DISPONBILI MA RIDOTTI I PIGNORAMENTI- Il Fondo cassa ordinario, al netto della sanità, nel 2018 era pari a 428 milioni di euro (gravato da pignoramenti vetusti ai primi anni 2000) a distanza di un anno si è ridotto a 238 milioni di euro, la quota vincolata a 97 milioni circa il 42%. Dunque le risorse veramente disponibili sono 133 milioni: "il saldo peggiore nell’ultimo quinquennio". "Va dato atto alla Regione - è stato aggiunto nella relazione- di aver intrapreso un percorso per arginare le procedure esecutive. Sono venuti meno pignoramenti per circa 43 milioni, di cui 11 milioni per pagamenti e 32 per svincoli".

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I VECCHI CRIDITI E IL DETTAGLIO SU RIFIUTI E ACQUA- A fine esercizio i residui attivi ammontano a 4,2 miliardi di euro, 3,8 (al netto contabilità speciali). Il titolo primo presenta riscossioni pari al 15%, mentre per il titolo 3 e 4 di fatto inesistenti. L'anno scorse la Corte si era concentrata sull'effettiva certezza di recupero dei crediti nei confronti dei grandi comuni della tariffa sui rifiuti e del servizio idropotabile risalente al 1981 fino al 2004.  I Crediti incerto recupero per i rifiuti erano di 312 milioni circa, di cui 47 milioni comuni in dissesto, per la fornitura idrica lo stock  era di 266 milioni di euro , grossi debiti per Reggio Calabria e Cosenza con rispettivamente 65 milioni e 19 milioni. Nel 2019 l'analisi è proseguita, anche se è stato riconosciuto alla Regione di aver intrapreso un percorso di miglioramento. Lo stock dei crediti sui rifiuti è diminuito fino 275 milioni, un recupero del 20 % dei crediti grazie alla percezione di anticipazioni di liquidità da parte degli enti locali. Per l’acqua, diversi accantonamenti per mitigare il rischio. Il processo correttivo non è pienamente soddisfacente ma è stato comunque (1981-2004) intrapreso un percorso nel senso "di aver effettuato diversi accantonamenti in bilancio diretti a mitigare il rischio di mancata riscossione, agendo anche sul versante delle coperture per le esposizioni creditizie di maggiore dimensione".

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IL CONTENZIOSO- Anche in questo caso la Regione ha avviato nell’esercizio 2019 un processo correttivo, mappando con maggiore accuratezza l’accantonamento destinato a fronteggiare i rischi da contenzioso e tenendo conto della necessità di mitigare il rischio che potrebbe derivare da vertenze di considerevole importo (come quella collegata al Comune
di Cosenza, ora in dissesto, per la fornitura idropotabile). 

POR, CALABRIA ULTIMA PER ATTUAZIONE NELLE REGIONI MENO SVILUPPATE- Il Por Calabria per quasi tutti gli assi ha raggiunto gli obiettivi di spesa. Ottenendo la riserva di premialità, cioè l'assegnazione di 142 milioni di euro addizionali. Nonostante questo buon risultato, tuttavia la Calabria non mostra performance di eccellenza. Confrontandole con quelle delle Regioni meno sviluppate d'Italia occupa l'ultimo posto.  L’attuazione del Por  a fine 2019 era pari al 25% dei pagamenti. La Basilicata ha invece un livello di attuazione pari al 34,6%, la Puglia, la Campania e la Sicilia di poco superiore al 25%). L’avanzamento del Por risente del fatto che molti progetti di elevato importo non sono stati completati molti progetti di elevato importo. Si tratta di: metropolitane di Catanzaro e Cosenza, piazza Bilotti a Cosenza e il nuovo palazzo di giustizia a Reggio Calabria. (g.r.)  

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