Parodi (ANM) a Lamezia: "Indiscutibile la nostra grande volontà al dialogo"

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  02 luglio 2025 18:12

“Non c'è stata nessuna invasione di campo, è anzi l'attività fisiologica del Massimario”. Lo ha detto Cesare Parodi, presidente dell’Anm, parlando con i giornalisti a margine di un incontro sulla giustizia a Lamezia Terme, con riferimento alle polemiche sulla relazione del Massimario della Cassazione sul Decreto Sicurezza.
  

  “La relazione del Massimario – ha sostenuto Parodi - è un qualcosa che avviene abitualmente per tutte le nuove leggi, è un’attività meritoria che l'ufficio del Massimario svolge per cercare di dare una prima interpretazione a tutti i nuovi provvedimenti, che quindi tutti i magistrati conoscono, che molti avvocati leggono. Quindi non è stata una scelta specifica su questa legge, ma è un qualcosa di assolutamente abituale, quindi il nostro stupore nasce dal fatto che è stato ritenuto come particolare qualcosa che è assolutamente normale". "Il Massimario della Cassazione – ha aggiunto il presidente dell’Anm - non ha dato delle interpretazioni politiche, ha fatto delle valutazioni ermeneutiche, autorevoli, perché i colleghi del Massimario rappresentano per molti aspetti un po' un’élite, che viene chiamata per questo ruolo di interpretazione in prima battuta e di sintesi delle sentenze. Sono tesi che, ovviamente, possono anche non essere condivise. Quello che vorrei proprio dire è che non è stata una scelta specifica su questo provvedimento, nessuna volontà particolare. E' un'attività, ci tengo a ribadirlo, assolutamente normale, abituale, legittima, doverosa, perché rientra fra gli obiettivi della Cassazione e del Massimario. Che si possa non condividere quello che il Massimario ha scritto lo capisco, che si possa ritenere un qualcosa di eccezionale e non condivisibile a livello metodologico è qualcosa che non posso accettare".     "Non c'è stata nessuna invasione di campo, è anzi – ha concluso Parodi - l'attività fisiologica del Massimario: è questo che mi sorprende e tutti lo sanno questo, proprio tutti”. 

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““Sulla riforma ci siamo confrontati con grande buona volontà. Mi spiace che si dica che non abbiamo cercato il confronto” ha aggiunto Cesare Parodi,. "È stata la mia prima preoccupazione, abbiamo incontrato il presidente del Consiglio, il ministro più volte, abbiamo incontrato tutti i gruppi parlamentari, abbiamo manifestato le nostre idee – ha proseguito Parodi - quindi certamente da parte nostra c'è stata una volontà di dialogo. Poi prendiamo atto che il governo ha delle idee sulle quali non intende modificare i propri originari intendimenti e a questo punto noi parteciperemo al dibattito democratico che si svolgerà nel Paese quando, come è altamente verosimile, ci sarà il referendum su questi temi”.

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