Parretta su Goletta Verde: "Legambiente non dà 'patenti' di balneabilità ma segnala punti critici"

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images Parretta su Goletta Verde: "Legambiente non dà 'patenti' di balneabilità ma segnala punti critici"
Anna Parretta, presidente regionale Legambiente
  16 luglio 2025 19:13

“Come ogni anno, grazie al lavoro degli esperti e delle volontarie e dei volontari dei circoli territoriali Legambiente, nell’ambito dell’ormai storica campagna Goletta Verde ha effettuato i campionamenti delle acque  effettuando prelievi lungo le coste calabresi.

Attraverso questi monitoraggi Legambiente vuole porre l’attenzione sulle fonti dell’inquinamento, che parte dall’entroterra e passa dalle cd. acque di transizione  riversandosi a mare. Individuare le criticità che spesso partono dall’entroterra, significa , infatti, anche trovare la soluzione ai problemi che è esattamente lo scopo della campagna di Goletta Verde.

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Quella di Legambiente è, quindi, una campagna contro la mala depurazione e l’inquinamento che condividiamo con Arpacal e con tutti gli altri attori istituzionali dalla Regione ai comuni che si impegnano per risolvere i problemi.

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I risultati dei campionamenti sono stati presentati in conferenza stampa che si è tenuta, a bordo della storica imbarcazione di Legambiente, ancorata nel Porto di Tropea, con la presenza, oltre alla sottoscritta, del Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e della Guardia Costiera di Tropea, della Regione Calabria con l’Assessore all’Ambiente  e con il Dirigente del Dipartimento Ambiente Salvatore Siviglia oltre  al Direttoredell’Arpacal Michelangelo Iannone e della portavoce di Goletta Verde Laura Brambilla.

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L’associazione del cigno verde ha riscontrato che in Calabria la situazione resta critica con un leggero miglioramento : anche quest’anno Goletta Verde ha trovato alcune zone fortemente inquinate con la particolarità che alcuni punti risultano inquinati costantemente negli anni : nel complesso 13 punti su 23 sono risultati oltre i limiti di legge, quasi tutti situati alle foci di fiumi o torrenti. 

Un elemento che occorre ribadire per fugare critiche strumentali “ dichiara Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria “ è che i campionamenti effettuati integrano senza assolutamente volersi sostituire il lavoro svolto dalle autorità competenti.  I dati dell’Arpacal sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi. Le analisi scientifiche di Legambiente sono eseguite con le stesse modalità di quelle Arpacal e con i parametri di legge previsti per la balneabilità delle acque: escherichia coli ed enterococchi intestinali. Cio’ che cambia per la maggior parte sono i punti campionati che per Legambiente riguardano sopratutto foci dei fiumi o anche canali di sbocco. Tali punti per legge non sono balneabili anche se troppo spesso mancano i cartelli informativi e di divieto. Legambiente non dà “ patenti” di balneabilità : segnala punti critici che  identificano scarichi illegali o situazioni di cattiva o assente depurazione  sulle quali intervenire.

Si tratta di problemi che la Calabria si trascina da tempo e che sono collegati a carenze nell’impiantistica, ad inefficienze amministrative ma anche a logiche criminali come nel caso degli sversamenti sia urbani che industriali.

L’azione delle Forze dell’Ordine, delle Capitanerie e della Magistratura è continua e grazie alla legge cd. sugli ecoreati, la n. 68/2015 che ha previsto delitti come l’ inquinamento ambientale o il disastro ambientale, che Legambiente ha contribuito a fare approvare si riesce spesso ad arrivare alla punizione dei responsabili ma è necessario agire in forma preventiva.

I passaggi sinora compiuti dalla Regione Calabria, da alcune amministrazioni comunali e dal Commissario unico per la depurazione ed il riuso delle acque reflue non sono ancora sufficienti per la risoluzione delle problematiche ma sono importanti e vanno nella giusta direzione.

Ne è prova ad esempio la banca dati sulla depurazione relativa agli interventi di cui alla procedura di infrazione n. 2014/2059 e n. 2017/2181 e sulla procedura di infrazione n. 2004/2034finalmente aggiornati all’anno in corso con una serie di lavori eseguiti ed in fase di collaudo.

Un mare pulito in Calabria è di vitale importanza per l’ambiente e per l’economia regionale: Legambiente continuerà a monitorare, a sostenere le iniziative virtuose da parte delle Amministrazioni e a disapprovare lentezze ed omissioni; continueremo con le nostre campagne di sensibilizzazione e di denuncia, senza fermarci perseguendo un obiettivo  comune : tutelare e salvaguardare la grande bellezza da cui siamo circondati e rendere l’immagine della Calabria sempre piu’ attrattiva”.

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