“Il principale obiettivo di questa provocazione è la legge n.56 del 2014, meglio nota come “Delrio” che ha impantanato, per alcuni versi, la governance locale; ecco perché, come avevo annunciato già nel consiglio di inizio luglio, ho nominato il nuovo assessore del Comune di Marcellinara”: con queste parole il Sindaco Vittorio Scerbo ha commentato il nuovo decreto inerente la Giunta comunale che è ora composta da Saverio Gariano, vicesindaco, e gli assessori Gianpiero Cittadino, Vincenzo Gariano, Maria Scali.
Con il nuovo decreto, che revoca il precedente di giugno, la composizione è integrata con la presenza di Maria Scali, veterana del gruppo di maggioranza e primo presidente del Consiglio Comunale di Marcellinara: a lei le deleghe assegnate per “famiglia, politiche sociali e del lavoro”.
Rimaste immutate le deleghe per Gianpiero Cittadino (Ambiente, Lavori Pubblici, Urbanistica, Patrimonio, Risorse Idriche, Pubblica Illuminazione, Parco Cocuzzo, Valorizzazione territoriale e rurale), Vincenzo Gariano (Sport, Edilizia sportiva, Attività commerciali, Area Cimiteriale, Parchi urbani, Servizi scolastici, Legalità), Saverio Gariano (Personale, Bilancio e Tributi, Energia e CER, Politiche giovanili e scambi europei, Zona Industriale, Digitalizzazione dei servizi, Cultura, Protezione Civile, Associazionismo e volontariato, Salute pubblica).
“L’opposizione ricorre al TAR per le quote rosa del precedente decreto? – si interroga il Sindaco- ebbene con la nuova nomina il ricorso è già superato nei motivi principali e almeno sarà focalizzato l’unico aspetto che volevamo: il mancato coordinamento normativo tra Testo Unico degli Enti Locali e legge “Delrio” che, nella sua “ratio”, agisce solo per la riduzione dei costi di rappresentanza politica, che, nel caso di specie, è rispettata. Devo dire – ha aggiunto il Sindaco Vittorio Scerbo - che non mi stupisce il ricorso al TAR. Vediamo se avrà il coraggio il Consigliere Regionale Antonio Montuoro di uscire allo scoperto e ammettere se lavora per il territorio o per imbracciare una guerra aperta con l’Amministrazione comunale legittimamente e democraticamente eletta. Dimentica, lo stesso consigliere, quando lo nominai assessore di una giunta comunale tutta al maschile visto che non vi è alcun obbligo per i comuni al di sotto dei 3mila abitanti. La nuova composizione della Giunta gli ricorderà, ad ogni modo, il periodo in cui proprio le stesse persone governarono da soli il Comune dopo la sua uscita dalla maggioranza e il rifugio nel gruppo misto per salvare la seggiola di allora, quale vicepresidente della Provincia”.
L’art. 47 del Testo Unico degli Enti Locali, recita, infatti che la giunta comunale è composta rispettivamente dal sindaco e da un numero di assessori che non deve essere superiore a un terzo, arrotondato aritmeticamente, del numero dei consiglieri comunali, computando a tale fine il sindaco e comunque non superiore a dodici unità”; pertanto il numero di assessori, nel caso del Comune di Marcellinara, ai sensi di tale articolo non deve essere superiore a 4, per una giunta complessiva a 5 compreso il sindaco.
La “Delrio” opera la riduzione a 2 sul numero di assessori per una mera questione di costi di rappresentanza: ebbene il decreto adottato non comporta alcun onere aggiuntivo per le casse comunali, anzi si opera una riduzione e soprattutto si ottiene, quale risultato finale, un’organizzazione più efficace che consente una maggiore partecipazione attiva ed esecutiva per il buon andamento dell’Ente.
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