Pasqua 2021. Gli alunni dell'Ic Casalinuovo di Catanzaro la celebrano con un digital storytelling

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  03 aprile 2021 13:12

Reinventarsi e ripensare totalmente al progetto La Pasqua di Gesù, questo è stato il motivo portante che ci ha spinto nel voler programmare una delle attività più sentite ed apprezzate dagli alunni della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo Casalinuovo di Catanzaro. La tradizionale rappresentazione teatrale e musicale che, a causa della pandemia in corso, si è trasformata in La Pasqua di Gesù in digital storytelling. Una narrazione ricca e composita che ha coinvolto circa 40 alunni provenienti da tutte le classi, coordinati dalla referente del progetto professoressa Ylenia Giampà. Un lavoro immane diretto totalmente a distanza, con tutte le difficoltà del caso, ma che alla fine è giunto alla realizzazione di un elaborato completamente nuovo ed inedito.

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Tutto è stato autoprodotto, gli alunni al centro, ognuno di loro ha contribuito con il proprio talento. Una squadra eterogenea, numerosa e variegata. I cronisti, gli interpreti, gli attori hanno dimostrato la loro spiccata peculiarità espositiva ed espressiva in lingua italiana e nel dialetto catanzarese. Gli artisti, disegnatori e pittori si sono cimentati nella rappresentazione grafica di tavole complesse di figure, volti, luoghi, templi, chiese utilizzando svariate tecniche. Diverse mani ispirate dai sentimenti profondi. Le cantanti, le coriste hanno prestato la loro voce pura, armoniosa, esibendosi in alcuni famosi canti liturgici e non solo. I tecnici, esperti di video ed informatica, hanno sequenziato le parti curandone l’aspetto digitale.

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I piacevoli pomeriggi trascorsi insieme raccontando e costruendo pezzo per pezzo la nostra Pasqua in digitale, saranno certamente tra i momenti e i ricordi più belli di questa esperienza. “Dio sta venendo a voi, a tutti voi” così Gesù annunciava a Cafarnao nella Sinagoga, donando speranza nell’annuncio del Regno e il suono di quelle parole arrivava unitamente alla luce del suo sguardo d’amore sull’umanità. Quella luce ha aperto il cuore degli alunni che hanno raccolto l’invito a gioire nel nome di Cristo, il Risorto, nel Progetto Pasquale che ogni anno regala al territorio tutto momenti di riflessione e preghiera.

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E quando la luce arriva, irradia con il suo splendore tutto ciò che di più bello custodisce l’animo di ogni uomo: la musica, la poesia, il canto, l’arte nelle sue espressioni più nobili. Così la voce corale dei solenni canti Pasquali delle dolcissime allieve, ha accompagnato, sul filo narrativo del Triduo Pasquale, tutte le sequenze della narrazione evangelica della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. Ogni nota è impreziosita dai disegni dei ragazzi: il volto di Cristo, le Sue Mani, il Golgota, il Sepolcro, la Croce, sono stati cornice di un quadro il cui autore più grande non può non essere quel soffio dello Spirito che dona la bellezza. E lo sguardo attento dei protagonisti si è volto anche sulla tradizione, patrimonio dell’umanità che costruisce una trama in cui si intrecciano i destini dei padri e dei figli, sulle note del ricordo, un tesoro trasmesso come eredità di ricchezza perché se ne custodisca il valore: la Naca, le Chiese dei Sepolcri il giovedì Santo, le campane del mattino di festa, raccontate nel calore di un testo in vernacolo per emozionare chi quei ricordi li ha già e chi li costruirà nel tempo. È la Pasqua del Signore, rallegriamoci, la vita ha trionfato sulla morte, verità che brilla di gioia negli occhi di questi piccoli, grandi interpreti. 

Un grazie immenso agli alunni-tutor per il supporto tecnologico Mirko Cardamone, Lorenzo Maiolo e Maria Francesca Di Marco che, coordinati dalla professoressa Giampà e dal gruppo di lavoro formato dalla professoressa Amoroso e dalla professoressa Stranieri, hanno costruito questo mirabile puzzle dove ogni tassello ha la sua importanza. Agli attori, ai cronisti, agli artisti, al coro arcobaleno, alle meravigliose famiglie sempre partecipi nel collaborare in un momento in cui la distanza ci impedisce di interagire come avremmo voluto.

La dirigente scolastica professoressa Maria Riccio continua a dare quella fiducia e quella libertà d’azione nel portare avanti queste iniziative che arricchiscono il bagaglio esperienziale dei nostri studenti.

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