Pasqua a casa di Letizia (VIDEO)

di GIOVANNA BERGANTIN

Abbiamo fatto smart working, pilates in salotto, video e album condivisi in chat, lavato i vetri e rinfrescato le tende, lustrato i pavimenti e lucidato i lampadari di cristallo e di ottone insieme alle bomboniere d’argento. Ci siamo connessi con figli e nipoti e sperimentato a tutto campo le ricette che passavano sul televisore e nei social; organizzati con regole ferree abbiamo cantato, dipinto e fruito di film e filmati per tener lontana la paura. Il virus segna lo screenshot delle famiglie, nella maggior parte dei casi isola, stravolge, alza barriere, chiude ognuno nelle proprie dimore. Bloccati dalla quarantena, questa Pasqua ce la ricorderemo bene. Nelle famiglie è un Risiko. Una figlia all’estero, l’altro studia a Bologna, la mamma in casa con la badante, la sorella lontana. Rosita e Innocenzo hanno risolto la situazione con un Houseparty familiare che chiama tutti all’appello per condividere il pranzo pasquale consumato con uguale menù su tutti i tavoli collegati.

Letizia Iantorno va al massimo per occupare il tempo libero da quando il mondo fuori è limitato alla vista sulla città dal balcone ”Leggo, mi tengo su di morale lavorando ai ferri e all’uncinetto, ho confezionato coperte e mantelle, borse e persino mascherine, con le amiche ci scambiamo le foto dei lavori realizzati. Il mio forno ha sperimentato pane, pizza, dolci e taralli che, per un plauso, ho condiviso con i gruppi di whatsapp. Per ammazzare il tempo, visto che l’agenzia di viaggi dove lavoro apre solo per disbrigo rimborsi e annullamenti”.

Ma come passerà Letizia la Pasqua?  “Cerco di viverla con un senso di normalità. In questa strana Pasqua, trascorsa con mia figlia Laura e mio marito Paolo, restano i simboli e la liturgia domestica. Ho abbellito qualche angolo della casa con la tradizionale palma agghindata, una canna avvolta nella carta velina colorata, con appesi uova decorate, ramoscelli di ulivo e fiori di pesco. Ho già fatto i tradizionali ‘ginetti’, dolcini a forma di piccoli taralli, candidi di glassa con i cuculi dolci e di pan brioche. Abbiamo allestito i simboli di vita cristiana curati da Laura: i semi di grano cresciuti in un luogo buio, per farne delle composizioni di germogli candidi arricchiti da fiorellini colorati”.

Cuculi, dolci per la Pasqua

In realtà in questo momento si è tutti un po’ a mezz’asta, con ansia e angoscia facciamo finta che tutto sia normale, apparecchiamo per pochi, ma pensiamo ai nostri cari dall’altro capo della Città o della Regione o del Mondo che si voglia. “Siamo tra noi, ma spero solo di poter raggiungere i miei genitori che abitano a Donnici per portare la spesa e i dolci che ho preparato. – continua Letizia -  Per il pranzo del giorno di Resurrezione, farò le classiche lasagne con l’agnello al forno con le patate e i piselli. Non tralasceremo di gustare per la pasquetta casalinga la frittata con ricotta, pecorino fresco e salsiccia insieme al cuculo di pane”.

Allora per Pasqua tutto sarà più sobrio, più intimo, ma comunque importante perché siamo vivi!

Ginetti pasquali

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