"Passata la festa gabbatu lu santu". Manifesto pubblico dei Democratici di Girifalco contro la giunta comunale

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Passata la festa gabbatu lu santu
  09 settembre 2019 17:58

di MASSIMO PINNA

GIRIFALCO – “Passata la festa, gabbatu lu santu”. Il richiamo alla celebre espressione dialettale è dei Democratici che, nel bilancio complessivo di questa estate ormai alla fine, hanno preso “carta e penna” e vergato un manifesto pubblico che suona come una condanna inappellabile per la compagine amministrativa del sindaco Pietrantonio Cristofaro. E dell’assessore comunale Elisabetta Sestito.

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Un bilancio negativo che si sostanzia in un elenco di “fallimenti amministrativi”. Eccoli. “Caro assessore Sestito, passata la festa Gabbatu lu Santu: Le strade alla prima pioggia si sono allagate. La nostra fontana, trasformata da barocco autoctono in barocco Leccese, con sanpietrini romani in sostituzione dei sassi di fiume, reputati molto vintage, evidenzia inoltre strane colorazioni giallo ocra”. Ed ancora. “Il capitolato della raccolta differenziata, stante alla missiva della ditta, ha avuto deroghe, per l’intromissione “Illegittima” di amministratori che hanno favorito il prodursi di danni in un servizio che dal 2013 era sia un modello di civiltà che di risparmio economico”. Passando quindi alla Rems, dove scrivono che “la problematica della Rems, ridotta a “Barzelletta” estiva dai due assessori fantasmi ed inadeguati: Cosco e Siniscalco”. Poi, “l’orto botanico, da percorso scientifico sfruttato oramai unicamente per la produzione di tuberi e cipolle”. Oppure, “Palazzo Staglianò, da museo e pinacoteca ridotto a piscina interna con muffe e degrado ovunque”. Per non parlare del palatenda, che, “dopo un parziale utilizzo “clientelare” abbandonato al suo destino e negato per manifestazioni che non siano dei propri adepti”. Continuando con “gli scavi di San Vincenzo, riconosciuti come patrimonio archeologico nazionale, vivono un momento di grande euforia botanica… ricoperti da erbacce e arbusti”. Senza dimenticare “Borg@rte, sopravvissuta a voi nuovi barbari, vive grazie all’impegno di giovani professionisti che vanno al di là della vostra misera mentalità”. E in questo cahier de doléances non poteva mancare l’eolico. “I milioni di Euro, persi con la nuova convenzione dell’eolico grazie all’abilità del vostro sindaco, che nel tentativo di recuperarli da questa “Bravissima” azienda è stato salutato con un ben servito, è costata ben 5 Milioni di Euro concessi da voi, con un solo voto di maggioranza, con molta fretta ed entusiasmo”. E finendo, non certo per ultimo con “il nostro Liceo, che grazie anche ad una mancanza di una vostra politica dei trasporti locali, compreso l’utilizzo del minibus (utilizzato, invece, in modo fallimentare e superficiale per il trasporto di utenti) a stento riesce a mantenere una propria autonomia”. Insomma, per i Democratici “il mese di agosto nella nostra cittadina è stato caratterizzato da un “turbolio” di eventi e di lavori pubblici. La regia diretta magistralmente dall’assessore esterno alla propaganda, è riuscita a presentarci un paese sudamericano, dove l’apparenza, l’effimero, ha preso il sopravvento sul paese reale con le sue preoccupazioni e le sue problematiche”.

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Peraltro, sottolineano come “ogni stato dittatoriale, compreso nostro Girifalco, dà il meglio quando vi è un incremento della popolazione; quindi i nostri compaesani, che erano tornati a trascorrere qualche giorno tranquillo, si sono trovati senza acqua ma a convivere con ruspe, asfalto, polvere e un luccichio di pailettes   grazie alle serate mondane in cui i nostri amministratori hanno dato il meglio di sé con trucco e parrucco”. Ma, “ci fermiamo momentaneamente qui. Ricordandole - rivolti all’assessore Sestito -che esistono tutti i motivi per essere “incazzati”, compreso il clima di sospetto che avete creato “O con me o contro di me”, modello”. Infine, i democrats, consigliano “per le prossime e sicuramente affollate letture d’autunno, il libro del compianto Umberto Eco “Costruirsi il nemico”. Assessore si rilassi. Ma si ricordi che oltre ad essere pagata per tentare di affrontare qualche problematica, Lei è diventata molto abile a sfruttare la politica. Naturalmente- concludono - quella con la p minuscola”.

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