Pasticci burocratici. La delibera che (per errore) cambia la Giunta regionale

di GABRIELE RUBINO

Piccole sviste, alcuni refusi possono capitare. Anche in atti ufficiali. Certo, quando sono tali da cambiare l'assetto di una Giunta regionale, fanno comunque una certa impressione. In una delibera dell'esecutivo, ovviamente per errore, un assessore cambia sesso ed un altro viene addirittura sostituito. Si tratta della numero 167 della seduta del 2 luglio 2020, avente ad oggetto “Disposizioni in materia di concessioni di grande derivazioni ad uso idroelettrico – Costituzione gruppo di lavoro interdipartimentale”. 

Per trovare il pasticcio burocratico del provvedimento -proposto dal dipartimento “Infrastrutture e Lavori Pubblici” e controfirmato dal Segretario generale-, basta osservare la 'camicia' della delibera. L’assessore all’Istruzione, Università, Ricerca Scientifica e Innovazione a tutti noto come Sandra Savaglio diventa “Sandro”. Ma se fin qui poteva passare il semplice refuso su una vocale, quanto accade dopo è un po' 'hard'. In questa delibera si scopre infatti che è “scomparso” l’assessore al Bilancio e al Personale, Francesco Talarico, al cui posto invece è stato appena nominato tale “Francesco Costantino”. Chiaramente Talarico è saldamente al suo posto, ma chissà se avrà gradito il cambio del cognome.

La delibera è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Calabria del 14 luglio, quindi possiede tutti i crismi per essere vigente. Visto che da questi atti derivano vari profili di responsabilità, è probabile che si arriverà alla rettifica. Correzione che poteva essere risparmiata se la burocrazia regionale che dovrebbe vigilare sulla corretta predisposizione degli atti, e qui stiamo parlando soltanto del format della camicia con la Giunta (che potrebbe essere copiata ed incollata con estrema semplicità), avessero prestato maggiore attenzione. 

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