Patuanelli a Catanzaro. Emergenza incendi: "Lo Stato sta facendo e farà ancora la sua parte"

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  24 agosto 2021 13:23

"Il Governo sta facendo e farà ancora la sua parte". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli incontrando a Catanzaro, nella sede della Regione, i sindaci dei comuni calabresi maggiormente colpiti dal fenomeno degli incendi.

"Non posso che ringraziare - ha aggiunto Patuanelli - quella che è l'istituzione più vicina ai cittadini. Sono, per questo, molto vicino ai sindaci ai quali esprimo gratitudine per il loro impegno. Sono consapevole della mancanza di risorse e strumenti per rispondere alle esigenze quotidiane, figuriamoci in uno stato di emergenza come quello che avete vissuto".

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I rappresentanti del Governo, assieme a Patuanelli c'erano la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde e la sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci e che in precedenza avevano incontrato il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta e il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, hanno ascoltato dalla voce dei sindaci le situazioni drammatiche che si sono vissute in diversi comuni aspromontani martoriati dai roghi come Roccaforte del Greco, Roghudi, Mammola, Cardeto dove si sono contate anche delle vittime. "Questa è la fase zero - ha sottolineato Patuanelli - e riguarda la gestione del post incendio anche dal lato della messa in sicurezza di tutte le aree danneggiate e rese più fragili in vista delle piogge autunnali. Molti operatori agricoli e zootecnici hanno perso tutto e questo è un elemento che dobbiamo tenere in conto intervenendo subito. Lo Stato deve essere vicino alle aziende agricole, agli imprenditori e alle imprese familiari che hanno avuto un danno, non certamente cercato e dal quale non avranno alcun beneficio. Ritengo, anche, che lo Stato debba esserci attraverso gli enti locali che dovranno essere soggetti centrali nella gestione delle risorse che arriveranno sul territorio".

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 "Il lavoro che stanno facendo il ministro Andrea Orlando e il vice ministro Alessandra Todde va difeso, protetto, aiutato e spiegato. Credo che quando anche Confindustria quando avrà letto e compreso il percorso che si sta facendo, non potrà che condividere i principi di una gestione ordinata di chi decide di delocalizzare".  ha aggiunto  il ministro delle Politiche agricole e Forestali.

"Io conosco molto bene l'art. 41 della Costituzione - ha aggiunto Patuanelli - e c'è un principio di libertà d'impresa che però non può fare danno sociale. Credo che anche da parte di Confindustria e invito il presidente Bonomi a fare questa riflessione, ci sia un vantaggio nel gestire con un percorso ordinato le situazioni nelle quali alcune multinazionali o alcune imprese decidono durante un week end di mandare un messaggio ai loro dipendenti licenziandoli. Ritengo che ne vada anche della dignità di quel 99,9% di imprenditori seri, capaci che fanno della responsabilità sociale un elemento fondante della loro azienda". Per Patuanelli "vanno valutati i motivi perché si delocalizza e noi dobbiamo anche avere la forza di ridurre quel dumping che esiste tra il nostro paese ed altri sui diritti dei lavoratori e su costo del lavoro e fiscalità, per creare le condizioni per attrarre investimenti. Un ragionamento che va fatto anche a livello europeo dove non si può avere un approccio unitario su alcune cose e su altre no".  

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