Pd catanzarese, Fabio Celia resta al suo posto: così hanno deciso i vertici regionali

di ENZO COSENTINO

Tanto rumore per niente nel Pd catanzarese. Il segretario cittadino, Fabio Celia, invitato a restare al suo posto e togliersi dalla testa ogni idea di “autodimissionarsi”. Gli e lo hanno chiesto il segretario regionale del Partito, Nicola Irto, il consigliere regionale Ernesto Francesco Alecci. Motivi di opportunità politica. “Obbedisco” sarebbe stata la risposta. Il “caso” nel Pd cittadino è bello e chiuso. La commedia è finita. Neppure a livello istituzionale (Comune) vi saranno complicanze

. Il Pd resta al proprio posto e garantisce la fiducia. Si dice di un contatto di Fiorita con Irto che avrebbe assicurato il Sindaco. Se così sarà nessuna ingerenza di altri, se pur neo autorevoli esponenti del Partito, nelle prossime trattative quando si aprirà la discussione relativa alla nuova Giunta.  

I vertici regionali del Partito avrebbero-il condizionale è d’obbligo- precisato che abilitati a sedersi al “tavolo” sono il segretario provinciale Domenico Giampà, il segretario cittadino (nonché capogruppo in Consiglio) Fabio Celia e la presidente dell’Assemblea regionale, Giusy Iemma che è anche componente l’attuale Giunta oltre ad essere vicesindaco con deleghe importanti.

L’invito al segretario Celia a restare operativo in tutti i ruoli assegnati si può leggere come  una vittoria dell’interessato e una simbolica sconfitta per chi nelle due tornate della famosa riunione in due tempi nella Sala delle Culture, al riparo da orecchie dei giornalisti, gli è stato contro. Ora tutta l’attenzione si sposta sulla partita ancora aperta per i vertici delle Società partecipate.

E martedi c’è anche Consiglio Comunale. E sul futuro del Capoluogo deve incentrarsi l’attività dei partiti se veramente si guarda ad una  Catanzaro nuova e funzionale nei servizi alla collettività con autentico senso di responsabilità. Dalla sanità(un nuovo ospedale da costruire), al lavoro, all’ambiente, allo sport (stadio “Ceravolo” o nuova struttura fuori le porte della Città?), alla cultura. Lavoro da affrontare dunque ve ne è tanto, tantissimo. Buon lavoro!  

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