Riceviamo e pubblichiamo del segretario cittadino del Pd Fabio Celia alle proposte di Carla Rotundo (leggi qui).
"C'è sempre tempo per essere sorpresi in maniera positiva. E io in questi giorni lo sono. Soprattutto da 'vecchio' militante, prim'ancora che da dirigente, del Pd catanzarese. Un partito che, dopo la vittoria congressuale a sorpresa ma con pieno merito della segretaria Elly Schlein malgrado l'opposto voto dei circoli, ha (ri)scoperto tanti aficionados. Gente accolta a braccia aperte, malgrado ci si sia subito resi conto di una loro tentazione - in realtà un vero e proprio proposito - di tramutare il successo della Schlein in un'occasione di rivalsa personale. E lo dico a ragion veduta perché questi compagni e amici, come Carla Rotundo ad esempio, entrati o rientrati nel partito dopo un lunghissimo periodo di assenza non mi pare si vogliano limitare a far crescere e radicare il Pd del capoluogo. Bensì, lo vogliano scalare dall'interno.
Tant'è vero che, pur provenendo tutti dall'area politica civica da cui è stato espresso il sindaco Nicola Fiorita, hanno fin qui preferito astenersi dal formulare giudizi e sorvolato su certe discrasie, definiamole così, all'interno dell'Amministrazione in carica per dedicare ogni loro energia al partito. Uno 'strabismo' che ci ha francamente stupito, soprattutto conoscendone l'inflessibilità nel censurare ogni comportamento non proprio in linea con la mission e i ferrei principi della sinistra. Ma sarà una nostra impressione. Un fatto oggettivo rimane invece la volontà, anche manifestata in modo aperto, di mettere in discussione la mia guida, asseritamente (sempre da loro) non più legittima dopo la vittoria della Schlein. Un ragionamento che mi sembra lunare, considerando come a prendere per buono tale assunto la gran parte dei coordinatori territoriali Democrat in tutta Italia pro Stefano Bonaccini al congresso dovrebbero rassegnare le dimissioni. Ora, io capisco come possa apparire bella e gratificante la prospettiva di occupare un ruolo importante in un grande partito e trovare così spazio sui giornali. Ma ricordo a me stesso che per assumere grandi onori, e quindi altrettanti oneri, in politica serve quella cosa nient'affatto marginale chiamata consenso. Che molti dei nostri bramosi compagni e amici in passato hanno dimostrato, purtroppo per loro, di non avere. Ecco perché forse, e dico forse, le strategie elaborate da chi non ha mai avuto 'fortuna' nelle urne o, al massimo, sta facendo un giro di giostra da miracolato al seggio con un numero di preferenze tali da faticare a diventare amministratore in un grosso condominio forse dovrebbero essere più prudenti e meno vogliose di riscatto.
Dal momento che, dati alla mano, nel 2022 con il sottoscritto segretario il Pd locale ha ottenuto quasi il 6% con due consiglieri eletti a fronte del poco più del 5% preso nel 2017 e del solo consigliere portato in Comune. Così come alle Politiche la coalizione a sostegno di Giusy Iemma ha superato la ragguardevole quota, alla luce dei chiari di luna visti nel Paese, del 23% a fronte del 16% abbondante registrato nel 2018 con il deputato Antonio Viscomi. Comunque sia, non discuto le scelte personali di altri. Che a me non competono. Mi riguarda eccome, invece, la convocazione dell'assemblea cittadina, fissata per il prossimo 29 giugno. Un'occasione di confronto, giustamente invocata anche dalla neoiscritta Rotundo, che sono sicuro sarà molto proficua".
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