PD Catanzaro, il giorno dopo delle dimissioni di Prunestì: cosa sta succedendo in casa Dem

di ENZO COSENTINO

Ieri a tarda serata la notizia che il coordinatore cittadino del PD, Antonio Prunestì aveva rassegnato le sue dimissioni con missiva al segretario provinciale, Domenico Giampà, ha avuto l’effetto di mettere in movimento il complesso “mondo dem”. Le dimissioni di Prunestì seguono a pochi giorni di distanza da quelle dell’altro coordinatore, Rossana Neri. Evento quest’ultimo al quale La Nuova Calabria ha dato rilevanza perché ritenuto un segnale … di febbre oltre i 38°

Sono entrambe sintomi inoppugnabili dello stato di malessere in cui versa nel Capoluogo (ma soltanto nel Capoluogo?: bel punto di domanda!) il PD. Un partito importante e sicuramente strategico che però ha perso smalto. Ha bisogno, di una “pompata” di ossigeno valoriale. Rivitalizzare il Pd è anche un contributo perché – come ci diceva proprio Antonio Prunesti- “la sinistra ritrovi valori democratici e progressisti”.

La vicenda vissuta a Palazzo de Nobili nella fase di “ricostruzione” di una nuova Giunta politicamente di centrosinistra ha sicuramente acuito le disfunzioni di sistema partitico del PD che prima di dare i nomi dei suoi assessori sarebbe stato intaccato da fughe in avanti, retromarce e via dicendo. Un quadro d’assieme quello del Pd che richiede adeguate pennellate di colore e la forza anzi l’impegno di non continuare a farsi male da se.

Ora la nuova Giunta di Catanzaro dopo i passaggi d’aula consiliare riprenda a governare voltandosi indietro per vedere le cose che non ha fatto e poi a guardare avanti perchè Catanzaro per decollare deve essere governata bene. Sarà un bel racconto quello che d’ora in avanti gli osservatori (disinteressati ma con l’unico interesse di raccontare verità)potranno scrivere.

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