L'incontro su iniziativa di Azione Democratica e Riformista alla riunione a livello provinciale del Pd Catanzaro
18 ottobre 2022 20:14di ENZO COSENTINO
Il Pd calabrese in pista di (rilancio) muove tutte le pedine per poter recuperare credibilità e posizioni sullo scacchiere della politica. Le riunioni si susseguono a tutti livelli. Ieri l’en plein: c’è stata a Lamezia una riunione del gruppo consiliare del Pd presieduto da Mimmo Bevacqua. Nel pomeriggio, sempre a Lamezia, su iniziativa di Azione Democratica e Riformista altra riunione del livello provinciale di Catanzaro. Una assemblea aperta, comunque, a tutti gli iscritti ed anche ai senza tessera ma vicini al Partito dem. L’oggetto sempre lo stesso: analisi del voto politico senza giri di parole, scusanti, ricerca di capri espiatori. La colpa degli errori di percorso, infatti, sono da distribuire a tutta la classe dirigente. Guardare avanti sembra essere la parola d’ordine. Da mettere in pratica perché non resti un semplice slogan. I lavori sono stati avviati con una introduzione del presidente dell’Assemblea Provinciale, Michele Drosi e conclusi da Pasquale Mancuso. In tutti gli interventi, categorica la difesa della continuità del nome e simbolo del Partito. E soprattutto la necessità che il prossimo Congresso nazionale sia “vero” in grado di rispondere ad un interrogativo dilagante fra la gente: “Il Pd da che parte sta?” Una riunione quella di ieri che ha visto in prima fila fra gli altri: il senatore e europarlamentare Donato Veraldi, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, Italo Reale, Attilio Mazzei, presidente della commissione provinciale di garanzia, il vice sindaco di Catanzaro, Giusy Iemma, l’assessore di Palazzo De Nobili, Aldo Casalinuovo, Battista Paola, Franco Lucia del Pd di Lamezia.
Il senatore Donato Veraldi sulla iniziativa ha puntualizzato: “Ci siamo ritrovati in tanti, chissà ,forse per raccontarci la storia,di cuori che battono a “centro sinistra” e la mente corre spesse volte a rinverdire ricordi di quando, giovani, coltivavamo sogni e cullavamo speranze”.
Ha detto ancora Veraldi “e ci siamo ritrovati giovani, donne e uomini che viviamo una vita attiva politica nella società”. L’esponente politico ha detto con forza “Il Partito non si scioglie ,non si tocca il simbolo ,non si tocca il nome. Non deve venire meno la storica coraggiosa intuizione di unire i due grandi partiti popolari ex DC ed ex PCI per dar vita ad un partito di laici e di cattolici democratici”.
Il senatore ha fatto anche un riferimento a Mario Draghi: “è stato al governo 516 giorni, una meteora che ha solcato la volta azzurra del cielo lasciandosi dietro una scia luminosa che nemmeno le stelle ,le più belle ,hanno offuscato .Andando via in punta di piedi così ,come era arrivato ,ha la sciato quasi una profezia ,”i governi cambiano, l’Italia resta”. E con gli amici ,assieme a Lamezia , ci siamo dati appuntamento per il prossimo Congresso Nazionale. Il futuro è di chi lo cerca, e per noi il futuro è PD.
Sulla stessa lunghezza d’onda nel concreto tutti gli interventi. E venerdì prossimo in programma anche una riunione della Direzione cittadina del Pd catanzarese
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