di ENZO COSENTINO
Il Circolo del PD “E. Lauria” accelera i tempi della sua riorganizzazione ed esce dal regime di commissariamento con l’elezione del nuovo segretario, del direttivo e del presidente. Non muta la linea di tendenza e l’Assemblea all’unanimità ha deciso di puntare su un giovane già ben rodato – Marco Rotella- che ha conquistato la fiducia, dato questo molto importante, anche dei senior e dei saggi del “Lauria”. Il neo eletto segretario è anche componente dell’Assemblea nazionale del Partito. E da un mixer generazionale, ben rappresentato ai lavori congressuali svoltisi nella Sala Giunta della Provincia, è stato assunto l’ìmpegno di portare avanti un lavoro di ricucitura con la base pd sul territorio ma anche con l’ambizione di ampliare la platea del consenso politico e della partecipazione attiva alla vita del Circolo “E. Lauria”.
La mozione congressuale
Punto della ripartenza una mozione che Rotella ha illustrato nel suo intervento con la passione e nel contempo la schiettezza che contraddistingue il suo modo di stare in politica. E che si rispecchia, fondamentalmente, nel concetto di “Comunità”. Infatti il neo segretario sostiene che il “Lauria” debba essere una Comunità capace di stare “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto sul futuro”. E ancora recita la mozione con l’impegno di lavorare “sulla scorta della passione, delle idee, dell’umiltà, dello sforzo libero e del coraggio.” Ed infine la sfida di camminare su sentieri spinati “A piedi nudi, contro la conservazione e l’indifferenza”. Una mozione che ha trovato tutti d’accordo i presenti ai lavori ed i cui contenuti - questo è un altro impegno assunto dal “Lauria”-dovranno essere materia di riflessione, di approfondimenti, di confronto e caso mai anche di scontro all’interno. Se non riparte da una nuova filosofia politica il Pd a Catanzaro (ma non soltanto) non andrà da nessuna parte e ogni suo tentativo di risalita risulterà vano. Una mozione anche con aperture ambiziose per Catanzaro “sognata” come Città d’Europa. Non sarà un cammino da poter fare né su un treno ad alta velocità ma neppure a cavallo di una tartaruga perché nel Capoluogo di Regione tante sono le sfide da affrontare in ogni strato della sua società. Il “Lauria”, nel corso dei lavori di ieri, si è dichiarato pronto a ragionare sul futuro di Catanzaro assieme a tutti gli altri circoli. Lodevole iniziativa ma per farlo tutte le strutture del partito dovranno dimostrare di non essere “scatole cinesi” ma contenitori di idee e di programmi.
Le prossime sfide: la posta in palio è il governo del Capoluogo
Il Pd ha dinanzi a se due momenti importanti di natura congressuale: il congresso cittadino e poi quello più ampio che richiederà una revisione di certi atteggiamenti risultati perdenti, che riguarda la Federazione di Catanzaro. Il Congresso regionale alla fine sarà la chiusura del cerchio. Vi sono le condizioni che diventi un “cerchio magico”? O come nel passato, anche recente, si parla di unità ma con i fatti si alimentano le divisioni. I lavori dell’Assemblea sono stati presieduti dal consigliere regionale Libero Notarangelo ed hanno registrato diversi interventi tutti alla fin fine con un un unico filo conduttore: ritrovare gusto nel fare politica nel Pd e portarlo ad una unità. Un vecchio refrain questo dell’unità nel Pd ma tutti hanno convenuto che è indispensabile realizzare un clima unitario per dare un contributo alla Città quando si dovranno affrontare le nuove sfide elettorali e presentare ai catanzaresi un concreto progetto di Città per essere alternativa credibile al centrodestra. Fra gli interventi quelli del senatore Donato Veraldi, decano della politica catanzarese, di Roberto Galiano, Elena Bova, Maria Teresa D’Agostino, Libero Notarangelo, Michele Drosi,Azri Latifa, Iacopo Lauria,Sandro Benincasa, il segretario del Circolo di Santa Maria, Caligiuri. Fra i presenti anche il consigliere comunale Sergio Costanzo, leader di “Fare per Catanzaro”, che negli ambienti del Pd è considerato come l’unica attuale voce di opposizione a Palazzo de Nobili.
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