Elezioni a Lamezia Terme, Pegna parla ai cittadini e immagina "la città del futuro"

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Pegna a Sant’Eufemia e Sambiase
  04 novembre 2019 10:26

Seguitissimi anche a Sant’Eufemia e Sambiase, nonostante il maltempo, i comizi di Ruggero Pegna, in questa veste inedita di candidato a sindaco di Lamezia Terme da tre dei principali partiti del centrodestra: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc.

Dopo quello a Nicastro, il produttore, promoter e scrittore lametino, anche in questi nuovi incontri con i concittadini degli altri due ex comuni, ha voluto intorno a se sul palco, sobrio ed essenziale come tutta la sua campagna  elettorale, sei giovani candidati, tre ragazzi e tre ragazze in rappresentanza dei partiti, a sottolineare il concetto di base del suo progetto: ripartire dai giovani e fare squadra per assicurare a Lamezia Terme una nuova stagione politica e affrancare la Città da quelli che definisce “mala e assenza di amministrazione, anche per via di scioglimenti che hanno portato la città nel baratro. Una proposta che nasce da uno schieramento ma che, grazie alla mia figura,  è rivolta innanzitutto a tutti i giovani, indistintamente, per voltare pagina e costruire la Lamezia del futuro.”

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In entrambi i comizi Pegna è partito dall’ordinaria amministrazione del quotidiano, che deve basarsi su sburocratizzazione e informatizzazione, pulizia, manutenzione, attenzione ai bisogni primari, ai servizi alla persona, alla cura dell’esistente. Poi, come in ogni suo intervento, ha parlato di ammodernamento e abbellimento dell’arredo urbano, della rete viaria, di parchi, verde, lungomare, area termale, turismo, con attenzione a tutto il territorio e specialmente alle periferie abbandonate, fatte di borghi da rivalutare e beni culturali da valorizzare, come il Parco Mitoio e il suo Teatro all’aperto in stato di abbandono.

A Sant’Eufemia si è soffermato sulla riconversione dell’ex zuccherificio e dell’Opificio mai entrato in funzione, ma anche sull’ammodernamento della stessa via dello zuccherificio, raccordo tra aeroporto, stazione centrale, uscita autostradale, “un autentico biglietto da visita per milioni di persone in transito”. Ribadita anche l’idea di creare una vera Piazza della Stazione Centrale all’interno, verso Sambiase, tra stazione e autostrada, “per avere finalmente un’area di sosta, parcheggio e proseguire nell’unione reale tra Sant’Eufemia e Sambiase, dell’intera Città”. Unione che deve passare, secondo Pegna, anche dall’ammodernamento di via San Bruno, conosciuto come il rettifilo, da trasformare in un grande viale da connettere a via D’Antona e Biagi, “attulamente mulattiere”, fino al lungomare, anch’esso da terminare e animare di attività ricreative, ricettive, turistiche.

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“Lamezia Terme ha un nome recente ma una storia millenaria, con il suo grande patrimonio culturale e archeologico, oltre che paesaggistico. Dobbiamo realizzare una vera azione di marketing territoriale, con un itinerario che metta insieme tutti i beni culturali, le più belle Chiese, i beni archeologici, le Terme, i borghi collinari, in modo da intercettare turisti e fermarli sul territorio, con evidenti ricadute in particolare per Sant’Eufemia, grazie ai suoi numerosi hotel e ad altri che si dovranno realizzare”.

“Dobbiamo creare le condizioni – ha ribadito – per una migliore qualità della vita, per fare restare i nostri giovani in città e attrarne anche da resto del Sud, portando a Lamezia grandi Accademie e Istituti di specializzazione rivolti pure a nuovi sbocchi professionali nel campo dell’Arte: dal Cinema alla Moda, alla Musica, alla Fotografia, da immaginare proprio nell’area centrale della città, facilmente raggiungibile da qualsiasi luogo e con ogni mezzo".

A Sambiase, Pegna ha ricordato la grande storia dei suoi borghi, risalente addirittura alla preistoria, per passare dalla Magna Graecia all’epoca romana, durante la quale le Terme erano diventate un’eccellenza del tempo, fino ai periodi bizantini e normanni, con la costituzione dell’Università di Sambiase e gli scambi commerciali, soprattutto di olio e vino, con tutto il Sud. A tal proposito, Pegna ha affermato di voler rilanciare la Fiera Agricola come evento nazionale, allo stesso modo del Carnevale di Sambiase e sostenere ogni altra iniziativa, come le feste tradizionali, inquadrate in un maestoso Giugno Lametino in tutta la Città e l’evento musicale di settembre, oramai storicizzato. Attenzione anche da rivolgere all’area di Savutano, alle case popolari, ai borghi storici di Acquafredda, Aquadauzano, Gabella, Bucolia. Infine Pegna ha ricordato figure come Costabile, sottolineando il suo amore per la poesia, tradotto in più pubblicazioni e perfino Ruggero d’Altavilla, duca di Calabria, sotto il quale Sambiase ebbe uno dei periodi di maggior splendore, augurandosi che l’omonimia sia ben augurante.

 

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