Penalisti di Catanzaro, Nicola Cantafora ricorda Francesco Staiano: “Amico prima che grande avvocato”

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  19 dicembre 2024 21:21

di CARLO MIGNOLLI

“Oggi ricordiamo il mio amico e avvocato Francesco Staiano. Ho volutamente anteposto l’amico all’avvocato e credo che ciò sia significativo. È un giorno di festa perché celebriamo un rito solenne: quello di onorare uno dei più illustri avvocati, caro a me e a tutti noi. Ho avuto l’onore di conoscere un uomo semplice, Ciccio Staiano, che ha saputo unire il passato e il presente, trasmettendo visioni di amore per la professione, dedizione alle pratiche e attenzione ai valori fondamentali. Questi esempi ci ricordano che l’avvocatura è fatta di ragioni e di ideali, che trovano il loro spazio e il loro porto sicuro in uomini come il dottor Pino, che hanno segnato la storia della nostra professione”.

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Questo il ricordo del compianto avvocato Francesco Staiano, condiviso dall’avvocato Nicola Cantafora durante un incontro tenutosi questo pomeriggio nella Sala Concerti del Comune di Catanzaro. L’evento fa parte del ciclo di incontri intitolato “I penalisti di ieri nel ricordo dei penalisti di oggi come esempio per i penalisti di domani”, promosso dalla Camera Penale di Catanzaro.

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“Staiano - aggiunge l’avvocato Cantafora - ha sempre portato in aula quel tratto distintivo che richiama la nobile figura dell’avvocato lombardo. Lo stile professionale che ha caratterizzato il suo lavoro durante gli anni del suo esercizio è stato inconfondibile. La sua vivacità intellettuale era straordinaria”.

E sottolinea: “Per essere un grande avvocato non basta essere preparati e competenti: bisogna saper conquistare non solo la stima, ma anche la simpatia dei magistrati, dei colleghi, del personale di cancelleria e di tutti coloro con cui si entra in contatto nell’esercizio della professione. Ebbene, Francesco Staiano eccelleva in questo, si chiama empatia. Riusciva a trasmettere empatia in ogni occasione. Aveva una capacità istintiva di relazionarsi agli altri in modo autentico. Ascoltava e incoraggiava con il suo sorriso, un atteggiamento che gli veniva naturale e spontaneo. Nonostante fosse un avvocato eccellente, era anche estremamente modesto e sempre disponibile ad aiutare chiunque”.

“Trovava sempre il modo di dire una parola di conforto che, a seconda delle circostanze, poteva dare sollievo, incoraggiamento o, talvolta, strappare una risata. La simpatia, l’umiltà e la sua straordinaria carica di umanità erano tratti distintivi della personalità del mio amico Ciccio. Ed è anche per questo - conclude Cantafora - che era benvoluto da tutti: se aveva bisogno di aiuto, trovava sempre le porte aperte. La sua presenza era un dono per chiunque avesse la fortuna di incontrarlo”.

L’evento è stato introdotto dall’avvocato Attilio Matacera che afferma: “Ho avuto il piacere di conoscere e ammirare il lavoro e le qualità dell’avvocato Staiano. La sua carriera ha avuto inizio quando io frequentavo le aule di giustizia come semplice praticante e, successivamente, come giovane avvocato. Con il passare del tempo e con l’avanzare della mia esperienza professionale, mi sono reso conto - oggi ne ho piena consapevolezza - che, anche se non avessi avuto la fortuna di vedere direttamente un’opera di Francesco Staiano, avrei comunque riconosciuto le sue straordinarie qualità in modo indiretto attraverso i figli Rita e Salvatore. Sono fermamente convinto che la passione per la politica, l’arguzia argomentativa, la combattività, l’inesauribile tenacia e quell’energia straordinaria che i due figli mettono quotidianamente nelle loro battaglie rappresentino la più autentica e preziosa eredità ricevuta dal loro padre. Ed è proprio questa eredità che, attraverso eventi come questo e grazie agli incontri organizzati dalla Camera Penale, vogliamo mettere a disposizione di tutti i colleghi, in particolare dei più giovani, affinché anche loro possano beneficiarne e trarne ispirazione”.

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