Per anni è un dipendente 'fantasma'. Le indagini della Finanza fanno tremare il 'Pugliese' a Catanzaro

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images Per anni è un dipendente 'fantasma'. Le indagini della Finanza fanno tremare il 'Pugliese' a Catanzaro

  24 settembre 2020 15:43

di GABRIELE RUBINO

Era filato tutto liscio per anni fino a un passo falso rivelatosi fatale. E' l'incredibile storia di un dipendente 'fantasma' dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio che per anni non avrebbe strisciato il badge per certificare la sua presenza e su cui la Guardia di Finanza di Catanzaro è già piuttosto avanti con gli accertamenti del caso. 

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Tutto comincia qualche mese fa. A fine maggio l'azienda distribuisce i premi di produttività del comparto dell'anno 2018: si va da pochi centesimi per gli operatori che avevano già svolto le prestazioni aggiuntive ai famosi 15 mila euro per un paio di 'temporaneamente utilizzati' dalla Regione Calabria e in mezzo la moltitudine che otterrà qualche centinaia di euro (LEGGI QUI L'ANTICIPAZIONE DE LA NUOVA CALABRIA). Come accade sempre in questi casi, in particolar modo negli enti pubblici dove per cinque euro in più o in meno in busta paga si rischiano le sommosse, c'è stata maretta fra i dipendenti scontenti. Fra questi ce ne era uno che era rimasto a bocca asciutta. Prende e si reca negli uffici amministrativi del 'Pugliese' chiedendo conto e pretendendo la sua parte. I toni usati non erano dei più pacifici. La richiesta viene presa talmente sul serio che allora si decide di partire con una banale verifica: le presenze sul posto di lavoro del questuante. Passaggio scontato se appunto si vuole premiare la produttività. L'esito dei primi controlli sembrava un errore; ma dopo lo stupore per la scoperta ha prevalso la logica che le macchine difficilmente sbagliano. Come messo per iscritto negli atti interni del 'Pugliese', che la Nuova Calabria ha potuto visionare, il dipendente "per anni" risultava non aver timbrato l'entrata. Niente badge, nessuna traccia della sua presenza. 

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La vicenda dai tratti leggendari ha creato non poco imbarazzo. Per settimane sono circolati nuovi espedienti sul caso, compreso quello di una postazione e una scrivanie "assegnate" ma, per ovvie ragioni, rimaste immacolate a cui comunque non si è mai avvicinato nessuno. L'argomento pruriginoso, con l'arrivo dell'estate, era finito nel cassetto dei dossier scottanti. Non se ne è parlato più fino a un mesetto fa quando la Guardia di Finanza si è presentata negli uffici amministrativi di via Vinicio Cortese andando a chiedere proprio i documenti del dipendente che per il 'Pugliese' è stato 'assente' senza soluzione di continuità. Le fiamme gialle avrebbero anche acquisito le schede di valutazione individuale del dipendente, giusto per capire chi e come avrebbe riconosciuto indennità aggiuntive al dipendente fantasma. Non è stato facile trovare tutte le carte, e il fascicolo infatti potrebbe avere lacune su alcuni anni. Per i finanzieri la vicenda si è rivelata talmente interessante, soprattutto su valutazioni e premialità, che sono tornati anche la settimana scorsa, la visita finita in una stanza con alcuni dirigenti è durata per ore. Per molti amministrativi il segnale che gli accertamenti potrebbero presto estendersi anche ad altri, magari 'a pioggia'. In quel caso sarà una bella gara trovare tutte le carte in ordine. Anche i fantasmi possono lasciare tracce.     

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