Per il Codacons il Parco del Gasometro è stato uno spreco da 1,5 milioni
Lavori mai realizzati per il recupero dell'area nei pressi della stazione di Catanzaro Sala. L'associazione dei consumatori attacca il Comune
31 maggio 2019 16:47Parco Gasometro, sprecati 1,5 milioni mentre l’area è una “landa deserta”
Pronto esposto alla Corte dei Conti e diffida al Comune per bonificare i luoghi
La riqualificazione dell’area “ex Gasometro”, fiore all’occhiello dell’Amministrazione Abramo … bocciata dal Sindaco Abramo.
Dopo tanti, troppi, soldi spesi, quell’area che doveva tornare a nuova vita tra favolosi ascensori inclinati incorniciati in uno sfolgorante parco urbano, è desolatamente abbandonata a se stessa.
Il Sindaco Abramo pontificava sulla volontà di ridare centralità al rione “Fondachello”, purtroppo non servito dal servizio della Funicolare, proprio attraverso il “Parco del Gasometro”.
A dire il vero - ironizzano dal Codacons - forse proprio per garantire l’uguaglianza tra quartieri, da ottobre dello scorso anno la funicolare è ferma … anche se riaprirà ad aprile !
“I progetti campati in aria non si possono più realizzare” - parole e musica di Sergio Abramo che boccia inesorabilmente Abramo Sergio, tanto da giungere a definire il parco del Gasometro “una landa deserta”.
La riqualificazione dell’area del “Gasometro”, accolta nel 2012 come un momento di valore per la città - sostiene Francesco Di Lieto del Codacons - rimane oggi uno dei grandi dilemmi senza soluzione che questa Amministrazione regala alla città di Catanzaro.
Il progetto dal costo di ben 1.358.480 euro, di cui 1.018.860 euro finanziati dall’Unione Europea, 287,394,00 euro finanziati dalla Regione e 52.226 euro provenienti dal Fondo di rotazione, avrebbe dovuto essere consegnato alla città entro il 31 dicembre 2013.
Oggi è una bomba ecologica.
Ne sanno qualcosa i residenti così come ne sanno qualcosa i bambini che affollano la scuola elementare di rione Samà.
Ci risulta che siano stati spesi 227.410,95 euro - sostiene Di Lieto - praticamente un quarto di milione per lasciare alla città una “landa deserta” fonte di pericolo per la salute pubblica.
Il Codacons ipotizza un danno erariale conseguente ad un’opera pubblica finanziata e non realizzata e preannuncia un esposto alla Magistratura contabile, anche per comprendere dove siano finiti quei finanziamenti.
Intanto pretendiamo che - conclude Di Lieto - per rispetto ai Cittadini che vivono accanto a quella “landa deserta” e che hanno avuto fiducia nell’ex Sindaco Abramo, si intervenga subito, attraverso immediati interventi di bonifica, per disinnescare quella bomba ecologica che è in procinto di esplodere.